Giro spesso e volentieri, ovviamente, in tutti i nostri paesi: lo faccio quotidianamente per lavoro, ma anche nel fine settimana, con la famiglia, per godermi la bellezza che fiorisce attorno a noi.
Una bellezza che, spesso, dimentichiamo: come capita sempre per chi vi è immerso infatti, è molto più semplice sentire qualche critica che qualche elogio.
Una tendenza alla quale si sono arresi (anche se a volte qualcuno cerca di ribellarsi) i sindaci, gli assessori, chi organizza iniziative, manifestazioni. Il borbottio di pochi che criticano supera sempre, e dico sempre, il tacito assenso dei tanti che apprezzano.
ANTELLA – I giardini del paese
Anche per questo motivo ho deciso di scrivere queste poche righe. Perchè anche da parte nostra, ovvero di giornali con migliaia e migliaia di lettori quotidiani, c'è una responsabilità in questo percorso in negativo.
Invece anche la normale bellezza quotidiana deve fare notizia: ed è quella che ho vissuto insieme alla mia famiglia in una semplice domenica mattina di marzo ai giardini dell'Antella.
Bellissimi, pulitissimi, erba rasata e a perdita d'occhio. Tantissimi giochi per la mia bimba che si è letteralmente… persa. Fra altalene, castello e scivoli, dondoli a forma di animale, "la casina verde e la casia gialla" da cui fare cucù… .
ANTELLA – I giardini del paese
Dico davvero bravi a chi li gestisce, a chi se ne prende cura con rispetto e passione. All'Antella come in tantissime delle nostre realtà.
Ed è nostro dovere, mio dovere, portare all'attenzione questa normale, piccola, grande bellezza.
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