BAGNO A RIPOLI – Mare mosso, molto mosso. Difficoltà anche a stare in piedi a bordo. E nottata passata a somministrare farmaci contro il mal di mare.
E' arrivata questa mattina, giovedì 14 giugno, di primissima ora in redazione al Gazzettino del Chianti una testimonianza esclusiva direttamente dal ponte della nave più discussa degli ultimi giorni, ovvero la Aquarius.
A inviarcela un "nostro" volontario: Alessandro presta infatti servizio da tempo alla Croce Rossa di Bagno a Ripoli. E già in altre occasione avevamo avuto modo di "incrociarlo" sul tema soccorso migranti. Ed era stato sempre molto istruttivo ascoltarlo.
"Sono un soccorritore della Croce Rossa da 18 anni – ci aveva raccontato nel luglio dello scorso anno, mentre era a bordo di un'altra nave da soccorso – cioè metà della mia vita. Ogni settimana faccio servizio sulle ambulanze di Bagno a Ripoli e sono inoltre parte di una squadra di soccorso in acqua della Croce Rossa. Quest'anno ho preso una pausa dal lavoro e dal volontariato per mettere le mie competenze a servizio di una missione più complicata: dare soccorso ai migranti nel Mediterraneo centrale".
Anche stavolta Alessandro ha fatto lo zaino ed è partito. Ritrovandosi a bordo della Aquarius: questa è la sua breve ma molto significativa testimonianza.