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sabato 20 Aprile 2024
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    Tutela idrogeologica e interventi a Bagno a Ripoli: Casini e Pignotti replicano alla consigliera Redini

    Sindaco e assessore ribattono alle accuse punto su punto. Partendo da una premessa: "Per la consigliera è prassi illustrare le interrogazioni alla stampa prima che al consiglio"

    BAGNO A RIPOLI – E’ lunga e articolata la replica del sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini, e dell’assessore ai lavori pubblici, Francesco Pignotti, alle critiche da parte della consigliera comunale di opposizione (Cittadinanza Attiva), Sonia Redini, sul tema della sicurezza idraulica nel territorio.

    Una replica che parte da una premessa: “Dispiace ancora una volta constatare come per la consigliera sia ormai una prassi quella di illustrare le interrogazioni alla stampa prima ancora che al consiglio comunale. Nonostante ciò abbiamo tutte le risposte alle sue domande riguardo al percorso intrapreso dal Comune, per quanto nelle sue facoltà, all’indomani degli allagamenti di agosto. Temi comunque già abbondamente e più volte spiegati in consiglio comunale e in commissioni ai consiglieri”.

    “Partiamo dalle risorse – iniziano Casini e Pignotti – Purtroppo, come sappiamo, non è stato riconosciuto lo stato di emergenza nazionale che avrebbe aperto la strada ai rimborsi ministeriali. Su questo un’amministrazione locale ha poco margine di azione purtoppo”.

    “Da parte nostra – ricordano – abbiamo quindi deciso di stanziare 80mila euro di risorse proprie, da destinare alle famiglie che hanno subito danni. Certo, una copertura parziale ma una misura concreta, quantomeno, per dare risposte ai cittadini più colpiti e in maggiore difficoltà economica”.

    Sonia Redini: “Prevenzione idrogeologica, il sindaco Casini fa lo… sceriffo con le proposte dell’opposizione”

    “Contestualmente – proseguono Casini e Pignotti – sono state messe a disposizione le schede da compilare per una ricognizione puntuale dei danni, al fine di trasmetterne alla Regione una stima precisa in vista di un ulteriore eventuale contributo per privati e associazioni che ci auguriamo possa arrivare in tempi brevi. I termini per presentare domanda si sono chiusi proprio pochi giorni da. Ad oggi sono state presentate 52 richieste, i nostri uffici le stanno passando al vaglio in queste ore”.

    “Per quanto riguarda gli interventi di prevezione e ripristino – continuano – Per ciò che concerne la possibilità di intervento del Comune, è stata potenziata innanzitutto la modalità di controllo e pulizia degli imbocchi dei fossi tombati più critici, eseguita con cadenza mensile (e in caso di allerta meteo arancione) da personale interno all’amministrazione, al fine di mantenere i tratti tombati costantemente monitorati, puliti e in piena efficienza, anche con i necessari interventi”.

    Casini e Pignotti ricordando anche che “sono stati eseguiti dall’amministrazione, inoltre, già all’indomani degli allagamenti, numerosi interventi prevalentemente agli imbocchi dei tratti tombati per ridurre il rischio di ostruzione, come la realizzazione di pettini (“trappole” per il materiale solido agli imbocchi) e ottimizzazione dei sistemi di presidio degli imbocchi”.

    “All’indomani degli allagamenti inoltre – aggiungono sindaco e assessore – il Comune ha aperto un tavolo operativo insieme a Genio civile e Consorzio di bonifica che ha condotto un’analisi puntuale delle criticità dei corsi d’acqua del reticolo minore, per individuare le cause specifiche degli allagamenti zona per zona e gli interventi di regimazione necessari. Complessivamente sono stati individuati oltre 60 interventi. Alcuni come ricordato sopra in parte già attuati, altri di prossima realizzazione da parte dell’amministrazione o del Consorzio di bonifica”.

    “Per tredici progetti – fanno sapere – particolarmente importanti, del valore complessivo di oltre 2,5 milioni, il Comune insieme al Genio civile e al Consorzio di bonifica ha chiesto alla Regione l’inserimento nel Documento operativo per la Difesa del suolo (Dods). Siamo in attesa dello stanziamento delle risorse regionali. Si tratta di opere di regimazione delle acque e di riduzione del rischio idraulico nelle aree urbane da effettuare sul fosso delle Fonti, il borro delle Argille e il fosso delle Fornacelle per la zona di Grassina; di opere sull’Isone e interventi di laminazione e anti-erosione nel centro abitato di Antella; di interventi sul borro Cascianella a Capannuccia e sul borro di Rapale a Quarate. Previsti inoltre interventi di piccola-media entità per ciascuno dei corsi d’acqua del reticolo minore”.

    “Nei prossimi mesi – annunciano – partiranno i lavori per la messa in sicurezza idraulica nel centro abitato di Antella con il nuovo impianto fognario in via Labriola. Abbiamo intercettato per questo intervento fondi di autostrade spa, di publiacqua e della regione: questo permetterà di “liberare” le risorse stanziate dal comune e dirottarle a copertura dei primi lavori necessari per la messa in sicurezza di Grassina”.

    “Per quanto riguarda, infine, l’accusa all’amministrazione di avvalersi delle proposte dell’opposizione – concludono Casini e Pignotti – merita ricordare alla consigliera che la manutenzione e “vigilanza” sui/dei terreni privati è la direzione esatta in cui va il regolamento di polizia rurale, che anche lei ha contribuito ad elaborare, non in corsa solitaria ma insieme alla commissione agricoltura. Non si tratta di fare gli “sceriffi”, ma di attuare un regolamento comunale”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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