BARBERINO TAVARNELLE – “Mi auguro che riusciremo a tamponare la situazione e che l’ambulanza non venga privata del medico a bordo, perché fare un taglio di questo tipo non converrebbe a nessuno”.
Con queste parole il Governatore della Misericordia di Barberino Tavarnelle, Paolo Naldini, ha introdotto ai volontari il tema relativo al taglio delle postazioni di emergenza-urgenza con medico a bordo delle ambulanze nel Chianti fiorentino
Lo ha fatto giovedì 26 maggio, presso i locali della Misericordia di Barberino Tavarnelle, in un importante incontro tra il Magistrato e, appunto, i volontari stessi. Con l’obiettivo di tenerli informati su quanto sta accadendo.
Presenti alla riunione, a fianco del Governatore Naldini, i consiglieri Paolo Galgani, Mariano Nencini, Giovanni Fontani, Marcello Lisi, Francesco Bardotti e Giovanni Toninelli.
E in platea tanti volontari, di cui alcuni in divisa: persone di tutte le età che a rotazione prestano il loro tempo e le loro energie per garantire un servizio fondamentale, che si mettono in gioco, si prendono responsabilità, fanno corsi di formazione e che si votano all’aiuto fraterno degli altri.
Il Governatore ha preso la parola, presentando la situazione e cercando di rassicurare i volontari: “Per il momento la decisione dell’Asl non appare come definitiva e la questione è stata rimandata al 15 giugno”.
“Senza niente togliere alla figura dell’infermiere specializzato che andrebbe a sostituire il medico – ha proseguito – ci appare ovvio che la formazione del primo non possa essere equiparata a quella del secondo”.
“Non sappiamo esattamente da che cosa sia nata l’idea dell’Asl di togliere il medico a bordo dell’ambulanza – ha spiegato – Ciò che è certo è che da anni manca il personale medico e che specialmente nel periodo estivo, quello delle ferie, si creavano dei problemi”.
“Infatti l’Asl ci comunicò del taglio del medico a bordo proprio in previsione dell’estate, dicendoci che dal 1° giugno il medico sarebbe stato sostituito dall’infermiere specializzato – ha concluso Paolo Naldini – Però la nostra paura è che, se questa disposizione entrasse in vigore, venga poi rinnovata”.
I volontari si dimostrano (comprensibilmente) preoccupati all’idea di salire a bordo del mezzo di soccorso senza il dottore: “Non ci sentiremmo più sicuri, perché mancherebbe un professionista – interviene Elena, tra le prime file – Noi non possiamo fare ciò che può fare un medico”.
“Sarebbe un duro colpo per la cittadinanza – prende la parola Stefano, un altro volontario – Sappiamo bene che il medico in casi estremi può fare la differenza”.
E poi si leva una voce univoca e compatta tra i confratelli: “Andiamo a manifestare insieme alla Misericordia di San Casciano ùe di Greve in Chianti e alla cittadinanza”.
Nel frattempo, tra i partecipanti, gira una raccolta firme volta a contrastare il taglio delle postazioni di emergenza medica 118 e a “fermare la distruzione del sistema sanitario”.
Sul volantino si legge: “Negli ultimi anni le scelte sanitarie sono state volte alla riduzione indiscriminata dei servizi sanitari”.
E ancora: “Nonostante l’impegno, la professionalità e le innumerevoli dimostrazioni dell’importanza del servizio 118 mostrate durante il periodo della pandemia, queste abitudini non accennano a cambiare e le Aziende Sanitarie hanno creato la peggior criticità sanitaria mai vista nel settore emergenza”.
“Per i comuni di Barberino Tavarnelle, San Casciano, Greve in Chianti e Barberino di Mugello – si specifica – verrà soppresso anche il servizio di punti di primo soccorso”.
Questo perché un punto di primo soccorso può esistere solo ed esclusivamente se è presente il medico.
“Quindi – si legge ancora – anche per problematiche non gravi (come piccole suture, traumi, patologie non critiche…) i cittadini dovranno recarsi in pronto soccorso con la conseguenza di grossi disagi e aumento dei costi per il sistema sanitario pubblico”.
E poi: “Per tutti gli altri comuni, oltre all’ovvio peggioramento del servizio di emergenza, vi sarà un aumento degli accessi in pronto soccorso, poiché solo il medico è in grado di prevedere quanto sia rischiosa una condizione clinica ed eventualmente decidere che non sia necessario il ricovero ospedaliero”.
“Come se non bastasse – queste le ultime righe del volantino – tali decisioni vengono prese insieme alla scelta di sopprimere la guardia medica dalle 24 alle 8. Quindi, se dovessimo avere un problema sanitario, auguriamoci di averlo di giorno!”.
L’incontro è terminato con i saluti del Governatore, che ha promesso ai volontari di tenerli aggiornati in caso di novità.
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