GREVE IN CHIANTI – "Nel Piano Operativo dell’amministrazione comunale di Greve è prevista la realizzazione di 5.100 metri quadrati di nuovi insediamenti ricettivi, di cui ben 4.300 nell’abitato di Chiocchio e 500 alla Presura. La dimensione di questi nuovi insediamenti (case vacanze, alberghi), concentrati lungo la strada Chiantigiana, nella zona nord del Comune più prossima a Firenze, è tale da alterare il mercato delle ricettività turistica attualmente basata quasi esclusivamente su agriturismo diffusi sul territorio".
E' l'allarme lanciato dal Comitato per la Tutela del Territorio di Greve in Chianti, che in questi ultimi giorni ha criticato pesantemente le scelte urbanistiche operate dall'amministrazione grevigiana.
"La stessa Regione Toscana – proseguono dal Comitato – nel verbale della conferenza di copianificazione dell’aprile 2017 evidenziava come questa previsione “costituisca un intervento sovradimensionato e paesaggisticamente impattante rispetto al contesto della frazione di Chiocchio”. Ci chiediamo il motivo per cui l’amministrazione comunale non abbia tenuto conto di tale osservazione della Regione".
Poi tornano a dire la loro: "La dimensione del nuovo albergo di Chiocchio (4.300 metri quadrati, distribuiti su due piani, possono corrispondere alla realizzazione di un edificio esteso fino a 100 metri che ospita fino a 100 camere) è esagerata, sia per la ricettività che offrirà che per l’impatto paesaggistico".
"Il precedente Regolamento Urbanistico del 2003 – rimarcano – prevedeva per quest’area solo la realizzazione di magazzini, garage ed uno spazio pluriuso a servizio dell’attuale albergo posto sull’altro lato della via Chiantigiana".
"A fronte di tale previsione nettamente inferiore – rilanciano – lo stesso Regolamento prevedeva a carico del costruttore la realizzazione di un parcheggio e di un giardino pubblici ed una viabilità pedonale e ciclabile lungo la via Chiantigiana (poi realizzata dal Comune a proprie spese). La modifica introdotta dal nuovo Piano è quindi decisamente a favore del privato e non della collettività".
"Nel Piano, inoltre – concludono – non viene valutato l’impatto che il nuovo albergo di due piani avrà non solo su chi osserva il paesaggio dal “belvedere” di Chiocchio, quanto da chi, dalle colline circostanti, vede l’abitato di Chiocchio, panorama che risulterà dominato da questa nuova struttura, pienamente visibile dai crinali circostanti e da valle verso monte. Ancora una volta si dimostra di non avere una visone dello sviluppo di un territorio differente rispetto alla cementificazione".
di Redazione
© RIPRODUZIONE RISERVATA