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mercoledì 7 Giugno 2023
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    La rimozione e smaltimento dell’amianto… con detrazione del 65%

    Buongiorno caro lettore.

     

    Questa settimana più che da tecnico voglio parlarti da concittadino che ama le sue terre.

     

    Abbiamo la fortuna di vivere in una zona che il mondo ci invidia, quanto non solo a bellezza dei panorami, ma anche e soprattutto per la qualità della vita.

     

    Il Chianti è già un'area sufficientemente rispettosa delle pratiche del buon vivere:  la presenza di ampie aree forestali, il clima salubre, l’assenza di insediamenti produttivi con attività inquinanti, e in ultimo ma non per ultimo, una politica abbastanza attenta alle tematiche legate alla gestione dei rifiuti, hanno contribuito in maniera importante al raggiungimento di questa qualità.

     

    Adesso dovremmo fare uno sforzo ulteriore, affinchè il Chianti tutto possa essere realmente un piccolo angolo di paradiso come merita: ogni cittadino, ogni attività economica, e ovviamente tutte le amministrazioni locali, dovrebbero esprimere il massimo sforzo per arrivare nel giro di pochi anni alla totale rimozione di tutte le superfici in amianto ancora esistenti.

     

    Inutile soffermarsi sulla pericolosità di tale materiale, ancora tanto diffuso sui tetti di immobili produttivi ma anche residenziali. Tutti sappiamo quali sono le possibili conseguenze di un esposizione a questo prodotto, la cronaca non fa che ricordarcelo.

     

    Ed oggi le opportunità di supporto a tale intervento non mancano certo.

     

    Lo smaltimento dell’amianto con riqualificazione della copertura accede alla detrazione fiscale del 65%. E tale agevolazione è prevista sia per persone fisiche che per persone giuridiche.

     

    Ovvero in rate annuali si risparmia di tasse un importo pari al 65% della spesa sostenuta. E se sono un azienda questa agevolazione non va ad intaccare il normale ammortamento che opererò nel mio bilancio. Le due forme sono assolutamente cumulabili.

     

    Questa agevolazione è per tutti, senza nessun tetto ai fondi disponibili, senza nessuna graduatoria da dover scalare, immediatamente utilizzabile fin dalla dichiarazione dei redditi successiva.

     

    Inoltre anche quest’anno Inail ha promosso un bando per incentivare la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro che consente di accedere a finanziamenti a fondo perduto che possono coprire fino a 2/3 della spesa sostenuta. Con fondi che per la regione Toscana che ammontano a circa 25milioni di euro.

     

    Ma soprattutto già è in circolo una prima stesura di una legge che parla di obbligatorietà di rimozione dall’anno 2016. E nel momento in cui la rimozione diverrà obbligatoria non ci saranno più le facilitazioni per “incentivare” la sostituzione volontaria.

     

    Ciò che preme far presente però è che il primo degli “incentivi” che ci dovrebbe far riflettere su questa necessità, è proprio il beneficio che ne trarremmo in quanto a salute. La quasi totalità degli immobili con coperture in amianto è fruita direttamente dai proprietari e magari dai loro familiari che li coadiuvano nella gestione dell’attività.

     

    E sappiamo tutti benissimo che il tempo che passiamo sul luogo di lavoro è di gran lunga il maggiore. L’esposizione alle fibre cancerogene quindi è prolungata, in pratica ogni periodo  dell’anno, e sono proprio le intemperie, le escursioni termiche a causare il rilascio delle fibre stesse.

     

    Quindi, amico che ci stai leggendo, per la tua salute, per la salute de tuoi figli, per la salute del tuo prossimo, se hai dell’amianto affrettati a toglierlo. Così  facendo migliorerai anche il confort dell’immobile dove farai l’intervento, aumentando di molto l’isolamento termico della copertura, e cosi spenderai anche meno di bollette.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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