“Maraviglioso Boccaccio” è al momento l'ultimo film di Paolo e Vittorio Taviani. Al momento, perchè con i due ultraottantenni di San Miniato non si sa mai!
Tratto da cinque novelle del “Decameron” di Giovanni Boccaccio (“La novella di Messer Gentil de' Carisendi e Monna Catalina”, “La novella di Calandrino”, “La novella narrante l'amore fra Ghismunda e Guiscardo osteggiato dal padre di lei, il principe Tancredi”, “La badessa e le brache del prete” e “Federigo degli Alberighi”), questo lungometraggio, datato 2015, ha un cast decisamente stellare, essendo interpretato, tra gli altri, da Lello Arena, Paola Cortellesi, Carolina Crescentini, Giovanni Guidelli, Vittoria Puccini. Michele Riondino, Kim Rossi Stuart, Riccardo Scamarcio, Kasia Smutniak e Jasmine Trinca.
Ultimo film e quindi anche ultimo Chianti, anche se lo sguardo dei due registi, che impostano la narrazione con la consueta teoria e danza di cortili, porte e finestre, a chiudere e schiudere i vari universi umani raccontati, si divide armonicamente tra Toscana e Lazio.
I luoghi di “Maraviglioso Boccaccio”, per la verità non il miglior prodotto dei Taviani, sospeso tra un'estetica talvolta un po' pedante ed una non nuova ricerca del bello, risultano comunque valorizzati dalla loro sempre esperta regia, e sono, per quanto riguarda la nostra regione: il Campanile di Giotto e il Bargello a Firenze, Piazza del Duomo a Pistoia, Villa La Sfacciata (situata lungo via Volterrana, sulla collina di Giogoli, vicino alla Certosa del Galluzzo, così chiamata per la sua posizione dominante che la rende assai ben visibile, con la sua inconfondibile torretta, pure da notevole distanza), il Castello di Spedaletto in Val d'Orcia e, dulcis in fundo, la Piazza Grande di Montepulciano, che custodisce una bellissima Cattedrale, una “replica” del Palazzo della Signoria di Firenze, un pozzo con stemma dei Medici disegnato dal Sangallo ed alcuni dei più bei palazzi della città, realizzati da Antonio da Sangallo il Vecchio, Michelozzo Michelozzi e Ippolito Scalza.
Con una leggera deviazione, riferiamo anche le locations laziali: la Basilica di Sant'Elia, il castello di Montecalvello, l'abbazia di Sant'Andrea in Flumine e il Palazzo Giustiniani-Odescalchi a Bassano Romano.
Un Chianti, dunque, che, in questo caso, si concilia e si sposa con altri siti prestigiosi del Centro Italia, chiudendo in tal modo il viaggio di due grandissimi autori della nostra cinematografia attraverso la “loro” penisola, quello Stivale che, in una filmografia lunga complessivamente oltre mezzo secolo (20 opere dal 1962 al 2015), hanno percorso ed amato. Un occhio di riguardo alla Toscana e al Chianti, un cuore aperto all'intera nazione.
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