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mercoledì 7 Giugno 2023
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    La signora che compra il pan grattato … in mezzo a un assolo di Frank Zappa

    Stavolta io e mia sorella Laura vi parleremo di una cosa che da noi non può mai mancare.

     

    Entrando "Da Barinco" c’è sempre della musica da ascoltare; come sottofondo nascosta dal chiacchiericcio e dal fragore del macina caffè, oppure sfacciata che riempie il silenzio del torpore mattutino o della lettura dei giornali.

     

    Alla musica noi diamo decisamente importanza e nel locale la consideriamo come un'inseparabile collega che ci fa compagnia, ci distrae e ci sostiene quando la stanchezza si fa sentire.

     

    Per questo dalle nostre casse non sentirete mai una stazione radio; non ci piace l’idea di “subire” la musica di qualche Broadcast generalista, modaiolo e spesso scontato, ci scegliamo quotidianamente cosa ascoltare a seconda dell’umore, delle energie o del meteo.

     

    Il punk di prima mattina, come dice la Laura “non è una provocazione ma una necessità fisica, come una seconda lavata di viso”.

     

    Oppure, quando le forze iniziano a calare, una buona dose di Blues Brothers aiuta molto ad affrontare i lunghi pomeriggi invernali. E, quando l’estate tardava ad arrivare, ritmi Hawaiani e caraibici ci davano l’illusione di essere già in spiaggia.

     

    Ovviamente a gestire la “consolle” siamo in due e non sempre ci troviamo d’accordo; abbiamo due percorsi musicali molto diversi e qualche incomprensione musicale è all’ordine del giorno.

     

    Riporto un discorso di mia sorella che ben sintetizza i nostri quotidiani diverbi musicali: “Mio fratello, dai gusti più classici, ogni tanto mi fa cenno di togliere quel frastuono stridente che può succedere scivoli alla fine di certi album, mentre io a volte borbotto annoiata dallo ska o da qualche improbabile lagna Bluegrass o Country sfuggita di mano a lui”.

     

    In questi casi ci accordiamo su qualcosa di adatto al locale; Rockabilly, Surf Rock, vecchio Soul, blues o album classici e conosciuti, assicurandoci la tranquillità del cliente e della serata, mentre a fine giornata, con il bandone abbassato a metà, ci sbizzarriamo in sperimentazioni ad alto volume per aggiungere interesse alla noiosa routine delle pulizie.

     

    Troviamo interessante osservare le reazioni dei clienti alla musica che gli propiniamo; non sempre notano o apprezzano cosa passiamo ma quando lo fanno è una gioia; il meccanico che fischietta i Clash con tanto di tuta da lavoro, il vicino che si “gasa” ascoltando gli assoli di Jimi Hendrix dalla Barinca o il vigile che canta “Born to Lose” sono episodi che ricordiamo piacevolmente, come un momento di inaspettata complicità.

     

    Certe volte, quando la musica che mettiamo non è recepita si creano dei contrasti piuttosto pittoreschi; può capitare che capiti qualche signora a comprare i lumini o il pan grattato  nel bel mezzo di un pezzo punk o di un delirio di Frank Zappa e questo ci mette sempre di buonumore.

     

    Siamo inoltre sempre ben disposti a sostituirci alla tecnologia di Shazam se qualche canzone o artista attira l’attenzione di qualche cliente, parlando insieme del perchè abbiamo scelto quel pezzo, quel determinato album oppure se abbiamo visto o meno il concerto del gruppo che ascoltiamo al momento, in modo da arricchire la nostra cultura musicale e quella dei nostri clienti attraverso scambi di opinioni e consigli.

     

    In mezzo alle immancabili note che rimbalzano tra queste mura vi salutiamo e vi auguriamo di non perdere mai la vostra vena musicale!

     

    Grazie e arrivederci alla prossima!

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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