In concomitanza con la scorsa domenica la Chiesa ha celebrato la Dedicazione della Basilica Lateranense che per molto tempo fu considerata la Chiesa-madre di Roma e ospitò le sessioni di cinque grandi Concili ecumenici.
E’ la Cattedrale di Roma che non è San Pietro come tutti credono: si potrebbe definire la “chiesa-madre di tutte le chiese dell’Urbe e dell’Orbe”.
La liturgia della Parola, dal profeta Ezechiele, parla dell’acqua che scaturisce dalla soglia del Tempio e va a risanare e rendere fertile e fecondo tutto ciò che lambisce.
Anche noi, nel nostro piccolo, abbiamo tanta acqua che scaturisce dalla nostra Basilica e anche dalle mura della Cappella del Buon Consiglio del Desco ma purtroppo questa causa solo danni.
Infatti, proprio, nella piccola Cappella siamo dovuti intervenire in queste settimane per ovviare a questo spiacevole inconveniente. Come succede in questi casi, siamo partiti per istallare dei semplici apparecchi per togliere l’umidità e con la scusa che si doveva rimbiancare, abbiamo anche colto l’occasione per cambiare le luci ormai molto deteriorate e sostituirle con quelle a Led; da questo a fare anche le tracce per ripassare i cavi e togliere le antiestetiche canalette il passo è stato brevissimo tant’è che i lavori si sono protratti più lungo.
Proprio per questo la scorsa settimana abbiamo dovuto pensare a dove celebrare la Santa Messa delle 16.30 che è anche un momento d’incontro importante per le persone anziane della zona del Desco che difficilmente arriverebbero in piazza.
Non osavo neppure chiederlo ma spontaneamente una famiglia (che tra le altre cose si sta prodigando moltissimo per quella cappellina) ci ha aperto il suo soggiorno. Spostando qualche mobile e sistemando un tavolino abbiamo celebrato l’Eucaristia come avveniva proprio nelle comunità cristiane primitive dove le case erano le prime Chiese.
E’ stata davvero una bella emozione celebrare in un salotto pieno ma con un grande silenzio e una grande partecipazione!
Ho sempre ritenuto il clima del Desco molto familiare. Difficilmente tollero le chiacchiere in chiesa ma nella Cappella del Buon Consiglio sono un momento importante di una piccola parte di comunità che si ritrova con i propri anziani, che abitando defilati dal centro del paese, non hanno opportunità diverse di socializzazione.
Non pensiate però che sia una Messa per “vecchi”, perchè vi partecipano tutte le fasce di età, senza distinzioni…
Il passaparola che si è creato con l’inizio dei lavori ci ha permesso di fare tutto, velocemente con una risposta veramente generosa delle persone e soprattutto di chi ha lavorato.
Le persone amano questa Cappellina e si sono prestati donando il loro tempo, i materiali e le loro competenze. Senza inutili e deprecabili protagonismi abbiamo constatato una specie di gara a prestarsi per migliorare questo piccolo luogo di culto e d’incontro.
Mi piace pensare che il prete è come un direttore di orchestra che deve dirigere e dare l’indirizzo a una serie di strumentisti perchè questi possano seguire correttamente lo spartito (il Vangelo) e fare in modo che tutto risulti a ritmo e armonioso, senza perciò dover ascoltare uno strumento che sovrasta un altro. Si potrebbe, infatti, affermare che nel nostro piccolo siamo riusciti a suonare una bella sinfonia.
Troppo spesso, invece, nella parrocchie si vedono persone che con falsa umiltà si mettono al centro della ribalta pensando di essere indispensabili e soprattutto gli unici che saprebbero come portare avanti la pastorale, anche a dispetto del proprio prete che a loro avviso poco fa o poco capisce… .
Anche i preti, spesso, sono accecati da una certa ambizione e rischiano di “usare” della buona volontà dei fedeli. Ci dobbiamo muovere in ambiti con equilibri fragili ma che con la Grazia di Dio e con buona volontà possono essere rispettati.
Nella festa della Dedicazione della Basilica Lateranenze, Chiesa delle Chiese, abbiamo così sperimentato che una piccola comunità, anche senza la Chiesa in muratura sa essere Chiesa perchè si raduna, anche in un semplice soggiorno, intorno a Gesù Eucaristia.
Abbiamo abbattuto i muri di divisione per aprire le porte ai fratelli più anziani per non fargli mancare un momento importante e tanto atteso della settimana.
Abbiamo saputo metterci insieme a lavorare, con il contributo di tutti, per “riedificare” una vecchia Cappella per essere una comunità cristiana nuova e sempre viva… direi che questa è la “Chiesa” che dobbiamo, ogni giorno, costruire insieme!
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