Tipico dei giovani è l’atteggiamento di essere sempre in ricerca di qualcosa: conoscenze nuove, esperienze nuove, sperimentare,… c’è un'ansia dentro l’animo giovanile che se indirizzata verso cose buone fa crescere e maturare l’individuo portandolo all’età adulta, pronto ad affrontare la vita e le sfide del mondo.
In settimana, “Fuori dal Chiostro” è uscito e sceso a Firenze per entrare in un altro chiostro che ha segnato profondamente la mia vita: il Chiostro di San Bernardo all’interno del Seminario Arcivescovile Fiorentino.
Sono, infatti, andato con due gruppi giovanili della parrocchia ad un incontro diocesano promosso dallo stesso seminario.
E’ da qualche anno che sono organizzati incontri mensili ma ancora non mi era stato possibile portare i ragazzi per due motivi fondamentali: la loro crescita spirituale e quindi la possibilità di vivere bene la meditazione e l’adorazione proposte e dall’altro quello meramente pratico della mancanza di mezzi sufficienti per muoversi (adesso sono cresciuti, hanno la patente e quindi è possibile anche spostarsi più facilmente).
Il tema degli incontri, quest’anno, è incentrato sull’affettività e sulla sessualità partendo dal Cantico dei Cantici. Inutile sottolineare come il tema sia particolarmente interessante e attuale e inoltre quanto sappia solleticare quella sana curiosità dei giovani.
Don Stefano Manetti, Rettore del Seminario, ha guidato i presenti nella riflessione ,che partendo dal brano della creazione di Genesi (Gen) ha affrontato, in particolare, l’aspetto dell’attrazione sessuale.
Devo complimentarmi con don Stefano per la capacità di saper entrare in una perfetta comunicazione con i ragazzi e ragazze presenti, parlando in maniera accattivante, smorzando con alcune battute, e sapendo sempre scendere in profondità all’argomento senza mai essere banale o noioso ma anzi riuscendo a tenere sempre desta l’attenzione di tutti.
L’argomento di quest’anno poteva far cadere nella trappola di demonizzare la sessualità, criticandone l’eccessiva risonanza libertina del nostro mondo e scadendo biecamente in una sterile polemica.
Invece, il Rettore, ha saputo rimanere nell’ortodossia della fede descrivendone la forza e l’importanza e come questa sua energia nasca direttamente dalla volontà di Dio.
Vi consiglio di scaricare il pdf della traccia che hanno consegnato a tutti i partecipanti per capire esattamente quanto è stato detto: l’incontro di lunedì scorso lo trovate qui, mentre il testo del primo incontro lo potete scaricare cliccando qui.
Molti di voi lettori, forse, avranno in questo momento l’immagine dell’assemblea di lunedì… vi verranno certamente in mente delle persone "pissere" (concedetemi l’espressione tipicamente fiorentina), giovani che vivono la loro fede come il paravento delle proprie frustrazioni o complessi, insomma ciò che è ormai, purtroppo, è nell’immaginario collettivo per identificare i giovani che credono: preti smessi e monache mancate.
Niente di tutto questo! Anzi! La cosa che mi ha riempito il cuore di felicità e che forse mi è piaciuta di più, è la tipologia di ragazzi presenti all’incontro.
La Chiesa di San Frediano in Cestello, adiacente al Seminario, era gremita fino all’inverosimile di ragazzi e ragazze che avresti potuto trovare in discoteca, a un pub a bere birra, a una festa: insomma ragazzi concreti e normali che vivono la loro vita non tra casa e chiesa ma nel mondo.
Potrà sembrare strano un discorso del genere fatto da un prete ma ritengo che sia importante formare cristiani che vivano la loro fede nella quotidianità cercando in essa la via alla santità e non facendolo staccandosi rovinosamente e necessariamente dal mondo.
Avreste dovuto vederli: la chiesa piena di giovani che parlavano fra se normalmente ma non appena è iniziato l’incontro, nella Chiesa è calato il silenzio e ordinatamente tutti hanno iniziato la preghiera.
Un aspetto importante di questi momenti è senz’altro l’incontro e il confronto tra realtà giovanili diverse. E’ una cosa che ho sempre ritenuto fondamentale, infatti ho sempre promosso per questo, campi scuola inter parrocchiali perchè i miei ragazzi uscissero dalla ristretta realtà di parrocchia e si confrontassero con altri giovani della stessa età.
Lunedì, infatti, i miei giovani hanno incontrato persone che avevano conosciuto durante i campi scuola e per loro è stato davvero una bella sorpresa.
Alle 20 nel Chiostro di San Bernardo, in Seminario, è organizzata una cena a buffet che ha proprio lo scopo dell’incontro: con un piatto di pasta si girella e si parla a gruppetti socializzando così da uscire dall’ombra del proprio campanile alimentando il senso di Chiesa.
Gli incontri sono aperti a tutti i ragazzi e ragazze alla ricerca di Dio. Anche se non siete accompagnati da un sacerdote (perchè troppo anziano o troppo impegnato) potete partecipare comunque, vi assicuro che non vi sentirete soli.
Allora ci vediamo lunedì 9 dicembre alle 21, al prossimo incontro dal titolo“Non svegliate dal sonno l’amore” L’innamoramento, nella Chiesa di San Frediano in Cestello!
© RIPRODUZIONE RISERVATA