Salve miei cari, dopo attese e promesse, eccoci pronti alla stazione di partenza.
L’incontro è sempre eccitante, ci regala un’escalation di stati d’animo: la trepidazione, il senso d’inadeguatezza, l’imbarazzo, poi la curiosità, l’entusiasmo, l’ilarità e infine il senso di sollievo quando scopriamo che anche gli altri hanno due occhi, un naso e una bocca e camminano su due gambe, e aggiungo io affrontano il nostro stesso viaggio!
Ma siamo tutti? Manca sempre qualcuno…Il ritardatario che ha spento la sveglia, il distratto che ha sbagliato vagone, l’egocentrico che vuol fare il grande ingresso o più comunemente l’insicuro che cambia programma!
Manca ancora qualcuno, e senza di lui il viaggio perde significato, colore, sapore, melodia e allora dobbiamo assolutamente trovarlo!
Come fare? Dobbiamo osservare, raccogliere segnali, ascoltare le nostre vibrazioni, insomma diventare dei piccoli Sherlock Holmes, solo così scoveremo quello che io definisco “l’incontro nascosto”, che rende la nostra quotidianità magica, inconoscibile, imprendibile insomma irripetibile e sempre in evoluzione e in crescita.
E chi è costui? E’ il signore che facciamo attraversare sulle strisce e ci ringrazia con il sorriso, è la commessa del forno che ricorda il nostro pane preferito, è lo sguardo di complicità di uno sconosciuto, o più poeticamente è l’incontro spiritoso con uno scoiattolo che ci ha rubato la noce che volevamo raccogliere, o il colpo di vento che ci fa volare via il cappello e rincorrerlo come fossimo bambini.
Sono proprio questi incontri che permettono di trasformare un abituale e ripetuto momento in altro, consentendo a volte di cambiarci la giornata e per i più fortunati la vita, ma devono essere svelati, vissuti e a volte trasformati in altro!
E allora anche se stanchi, la sera prima di addormentarvi, cominciate a ripercorrere la giornata e a svelare gli incontri nascosti, quelli che ci hanno fermato l’attenzione anche per un attimo, preparandoci l’indomani a viverli, cavalcando finalmente questo cavallo indomabile e a volte imbizzarrito che è l’incognito, l’unico che rende davvero la vita meritevole di essere vissuta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA