spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
venerdì 19 Aprile 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    “Claustrum Canticum”: quattro appuntamenti da non perdere ospitati dalle suore Clarisse

    Prima edizione della rassegna organizzata dal Coro "Quodlibet": si parte domenica 17 aprile

    SAN CASCIANO – Il Coro “Quodlibet” dell'associazione "Claudio Monteverdi" di San Casciano organizza la prima edizione della rassegna musicale “Claustrum Canticum”: quattro appuntamenti, a ingresso libero, ospitati dalle Suore Clarisse nella chiesa di San Francesco a San Casciano.

     

    Si inizia domenica 17 aprile alle 18, con il concerto finale dei partecipanti al Laboratorio corale, diretto da Patrizio Paoli e Gianni Franceschi; sabato 30 aprile alle 21, concerto per violino e organo; sabato 14 maggio alle 21, concerto del duo Mila, flauto-arpa; domenica 29 maggio alle 18, concerto dell'ensemble “Opera Polifonica”.

     

    Il laboratorio corale è un'iniziativa del coro “Quodlibet” realizzata in collaborazione con il coro “Orophonia” di Badia Prataglia (Arezzo) che vede il coinvolgimento di altri coristi provenienti da Montevarchi, da Prato e da Firenze invitati ad unirsi per approfondire un repertorio otto-novecentesco a 4, 7 e 8 voci.

     

    Il laboratorio si svolgerà nel prossimo fine settimana, sabato 16 e domenica 17 aprile nella chiesa di Santa Maria in Argiano (San Casciano) e sarà condotto da Patrizio Paoli, direttore dell'Insieme vocale “Orophonia” di Badia Prataglia, e da Gianni Franceschi, direttore del Coro “Quodlibet” di San Casciano. Il programma del laboratorio prevede l'approfondimento di brani di autori come Johannes Brahms, Anton Bruckner e Gabriel Fauré.

     

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...