C’è una questione di fondo che torna, ancora una volta, a galla.
Anche stavolta, quando un (ovviamente imprevedibile) incidente al casello A1 di Firenze-Impruneta, con un mezzo pesante che ha danneggiato seriamente la pensilina dal lato in entrata, ha causato la chiusura di alcuni varchi di accesso.
Ne è conseguita, fin dalla mattina di oggi, martedì 1 aprile, un domino a livello di viabilità che è andato a impattare in particolare sulla vicina rotonda e, a cascata, sulla carreggiata nord della Firenze-Siena.
Autopalio intasata, con incolonnamenti fin da San Casciano. Da stamani, al pomeriggio e, presumibilmente, finché il casello non tornerò alla sua funzionalità normale.
Incidente di un mezzo pesante in ingresso al casello A1 di Impruneta: ripercussioni sulla viabilità
Gli incidenti capitano. Le loro conseguenze in situazioni infrastrutturali “borderline” come la Firenze-Siena sono spesso amplificate. Ma, capitano.
Quello che però capita sempre, e non dovrebbe capitare mai, è la totale assenza di Anas a livello informativo.
Nessuna, sottolineiamo in grassetto, nessuna informazione agli organi di stampa.
Nessuna informazione agli ingressi sul raccordo, in modo da avvisare le persone del problema e, quindi, indicare soluzioni alternative.
Niente di niente. Tutto lasciato a chi, come noi, cerca di reperire (con grandissima fatica) informazioni ufficiali.
Al tam tam, ai messaggi fra amici e conoscenti; alle (meritorie) chat su Telegram, ai gruppi Facebook.
In un totale, assoluto, silenzio di Anas: che non è responsabile dell’incidente, certo.
Ma che con la sua latitanza informativa non aiuta certo a limitarne gli effetti.
Lo abbiamo scritto più e più volte. Lo riscriviamo di nuovo. Serve, da parte di Anas, un sistema di informazione agli utenti che funzioni meglio (e ci vuole poco) del niente attuale.
Che funzioni quando ci sono problemi diretti sul raccordo (e sappiamo noi quanti ce ne sono); che funzioni quando ve ne sono (come oggi) di “indotti”.
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