Dopo l’ultimo dei 3 articoli su “una pensione in tranquillità” ho ricevuto alcune richieste di chiarimento in merito al METODO di investimento, ragion per cui ritengo necessario fare un ulteriore apposito articolo per spiegare meglio cosa intendo con tale concetto.
La caratteristica degli investimenti
Chi ha esperienza con gli investimenti finanziari, anche minima, si sarà certamente fin da subito reso conto che investire (a parte alcuni strumenti a capitale così detto “garantito”, su cui sarebbe necessario fare un discorso specifico a parte per comprendere una volta per tutte COSA è garantito!) non assomiglia ad una passeggiata di salute ma più verosimilmente ad un percorso ad ostacoli… e a volte anche un po’ impegnativo!
Accettare che questo non è il problema degli investimenti ma la loro caratteristica è un buon punto di partenza.
Una vignetta che esaspera il concetto, negli anni, è diventata emblematica.
Quando ci si approccia ad un investimento finanziario, che sia in ottica pensionistica o meno non ha importanza, il concetto fondamentale da tener presente è il seguente: investire è un PROCESSO che dura del tempo e non un evento che si esaurisce nel giro di pochi mesi.
PROCESSO fa rima con… METODO
Se non abbiamo niente da obiettare con il concetto sopra espresso, immediatamente ci rendiamo conto che, per poter riuscire a generare un risultato positivo, abbiamo bisogno di mettere in campo un METODO. Il metodo deve trovare la “quadra” tra i tre punti cardine su cui ogni investimento si basa:
1 Tecnica
2 Tempo
3 Comportamento
Il primo punto è piuttosto semplice: servono le competenze!
Come accade in tutti i settori (dal meccanico all’idraulico, dall’avvocato al medico etc.), o le si hanno o ci si affida a chi le ha per noi.
Ogni tanto qualcuno ancora prova a cambiare la cinghia di distribuzione dell’auto da solo o a curarsi con Google ma i risultati, per usare un eufemismo, non sono brillantissimi.
In finanza funziona analogamente ma curiosamente, quando si tratta di investire, in Italia non c’è la cultura di rivolgersi ad un professionista ma ancora si continua ad andare al primo sportello bancario sotto casa o (non so se peggio o meglio!) “un mio amico mi ha detto…”
Per quanta riguarda il secondo aspetto, il tempo, il discorso è già diverso: alcune famiglie per tradizione sono abituate a strutturare e indirizzare il loro patrimonio nel modo corretto e in questi casi, con pochi piccoli aggiustamenti, si riesce a completare una PIANIFICAZIONE piuttosto velocemente.
In altri casi è necessario invece un lavoro informativo e di spiegazione per far comprendere dinamiche e priorità a cui ogni patrimonio, e i suoi rispettivi flussi, è subordinato per poter scegliere poi successivamente gli obiettivi che si vogliono raggiungere. Tuttavia, in ogni caso, è un lavoro che con un po’ di applicazione e impegno si riesce a portare a compimento.
L’ultimo punto, il comportamento, è di gran lunga il più importante. Nessun prodotto, nessun portafoglio, anche il migliore che possa mai essere stato concepito, non funziona se i nostri comportamenti non sono corretti. Disciplina, tolleranza e focalizzazione sono solo alcune delle doti che un investitore deve far sue.
I comportamenti sono una conseguenza delle nostre emozioni
Dato che i comportamenti derivano dalle nostre emozioni e lì che dobbiamo compiere un passo in avanti.
I mercati purtroppo (o, per chi ha capito cosa fare, per fortuna) sono maestri nel farci provare forti emozioni: eccitazione, euforia, panico e rassegnazione sono solo alcune opzioni del corollario dello “sperimentabile” quando si investe… e attenzione, non passano in 2 settimane!
Non a caso ho menzionato anche emozioni positive. Sono le più pericolose per le nostre tasche perché a volte coincidono con i momenti di massimo rischio finanziario. Contrariamente a quanto succede nella vita normale “la Borsa è l’unico posto al mondo dove quando ci sono gli sconti la gente scappa” (cit.) e, aggiungo, dove le persone si lanciano ciecamente senza riflettere quando sono carissime!
La slide qui sotto riporta più o meno tutte le emozioni con cui, chi investe senza preparazione, ciclicamente si deve confrontare.
Ma non possiamo non provare emozioni
Ovviamente non possiamo non provare emozioni ma se vogliamo investire dobbiamo per forza imparare a controllarle. Se riusciamo, in maniera autonoma, altrimenti è necessario avere qualcuno a fianco che ci indichi “la buona pratica” e come applicarla durante il percorso di investimento.
Ritengo sia proprio questa una delle competenze più importanti che un consulente finanziario deve saper mettere a disposizione dei propri assistiti: far evitare, in specifici momenti, di commettere errori determinanti quasi sempre dettati dalle emozioni.
Forse potrebbe essere utile tener presente che tecnicamente, quando si vende, è perché c’è qualcuno dall’altra parte che compra ciò che consideriamo “non più buono”…
Sempre la stessa lezione
La storia è vecchia e si ripete continuamente ma purtroppo, l’essere umano fatica ad imparare e tende a dimenticare velocemente ciò che ha vissuto.
Per questa ragione invito vivamente tutti coloro che investono od hanno intenzione di farlo a non perdere molto tempo cercando di individuare quale sia l’investimento del momento o capire il preciso istante in cui comprare; le probabilità di avere dei risultati positivi sono a vostro sfavore.
Molto più utile e proficuo concentrarsi e focalizzarsi sul giusto atteggiamento e i corretti comportamenti da adottare durante tutto il processo d’investimento; è questo che fa la differenza.
Per riassumere
I concetti sopra espressi sono il fulcro di ogni investimento riuscito, qui sotto riporto “l’italianizzazione” di una nota slide che secondo chi scrive dovrebbe essere obbligatoriamente fornita come “mappa orientativa” prima di ogni sottoscrizione d’investimento.
Come indicava Seneca: “La fortuna è ciò che accade quando la preparazione incontra un’opportunità”.
Biografia e contatti
Umberto Bagnoli è un Consulente Finanziario iscritto all’albo OCF matricola n. 460860.
Oltre alla professione, da anni promuove l’educazione e la cultura finanziaria delle persone attraverso eventi sul territorio. Oggi scrive anche su investireconmetodo.it e sulle omonime pagine Facebook e Linkedin.
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