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martedì 30 Aprile 2024
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    Andate… da uno bravo. Come riconoscere un consulente finanziario preparato

    Alla fine, investire è come fare un viaggio in barca a vela: serve pianificazione, strumenti adeguati e… saper navigare!

    Quando ho pubblicato il precedente articolo sinceramente non pensavo che potesse suscitare così tante reazioni… anzi, colgo l’occasione per ringraziare coloro che mi hanno scritto.

    Fa piacere ricevere dei riscontri, siano essi positivi che di chiarimento, in quanto, almeno per me, rappresentano sempre un’occasione per approfondire e migliorarsi.

    Ad ogni modo, volendo sintetizzare al massimo le mail ricevute, quasi tutte condensavano sostanzialmente in un unico concetto: ok non va bene il fai-da-te, ma come faccio a riconoscere uno bravo, che fa i miei interessi, a cui potersi affidare?

    Bella domanda!

    La risposta ad un quesito del genere sarebbe molto ampia in quanto dovrebbe tenere in considerazione diversi aspetti che spaziano dalle conoscenze tecniche fino alle capacità relazionali.

    Ovviamente risulta impossibile rispondere in modo univoco e assoluto in quanto sì, per le competenze tecniche si potrebbe anche trovare uno standard di base minimo sotto al quale non scendere, ma lo stesso non si potrebbe fare per le capacità relazionali ed empatiche in quanto risultano molto soggettive e quindi diverse per ognuno di noi.

    Per questa ragione ritengo molto più utile provare a rispondere alla domanda “a che cosa mi serve un consulente finanziario?” in modo che poi ognuno, partendo da questo presupposto comune per tutti, possa trovare la persona che caratterialmente ed empaticamente gli sia più affine.

    Una metafora per rendere l’idea

    Sono sempre stato affascinato dal mare e fin da ragazzino mi sono sempre “gingillato” con canotti, barchette, gommoni e roba varia. Quando però per caso scoprii la vela rimasi incantato: bellissimo… il vero andar per mare!

    Mi ci buttai a capofitto iniziando con delle piccole derive (vedi foto sotto) per poi ritrovarmi dopo poco tempo a fare il prodiere su un 14 metri ad una 151Miglia (in tuta giallo fluo sotto ancora).

    Questa esperienza velistica, durata diversi anni e che purtroppo ho dovuto abbandonare per ragioni familiari, è stata una palestra eccezionale e le regate in particolare, una delle esperienze più formanti della mia vita.

    A questo punto però è probabile che vi starete chiedendo: ma cosa c’entrano gli investimenti?

    C’entrano perché mi sono reso conto che alla fine investire è come fare un viaggio in barca a vela.

    In un viaggio innanzitutto devi pianificare il tragitto per arrivare a destinazione e di conseguenza devi costruirti/allestirti una barca idonea che ti permetta di fare quel viaggio.

    Anche negli investimenti è necessario pianificare gli obiettivi che si vogliono raggiungere e costruirsi il portafoglio di strumenti adeguati per raggiungerli.

    In un viaggio devi poi saperla condurre la barca timonando, aggiustando via via le vele e gli armamenti. Ciò vale anche negli investimenti perché durante il periodo in cui siamo investiti è necessario aggiustare e sistemare il nostro portafoglio a seconda di ciò che accade sui mercati.

    Già arrivare fin qui è molto complicato e serve preparazione e conoscenza. Ma come in barca i problemi arrivano quando il mare si agita e ci si imbatte in un fortunale, anche negli investimenti tutto si complica quando arriva un evento che porta ad una discesa significativa dei mercati.

    In barca è a quel punto che serve uno che sappia cosa fare, che faccia mantenere il giusto comportamento, che sappia prendere le giuste contromisure qualsiasi cosa succeda e quando tutti magari vomitano e vorrebbero scendere.

    Lo stesso è necessario negli investimenti: serve saper cosa fare in ogni situazione e far mantenere il giusto comportamento a seconda di ciò che accade sui mercati e nel mondo.

    Un bravo consulente finanziario è colui che guida in tutto questo percorso qualora non si sia capaci di farlo da soli… uno skipper degli investimenti!

    Uscendo dalla metafora

    Per riassumere in un unico concetto la funzione principale di un consulente finanziario, ci aiuta l’italianizzazione di una storica vignetta di Carl Richards (uno dei migliori consulenti finanziari al mondo): UNA BARRIERA CONTRO GLI ERRORI… soprattutto quelli gravi.

    Questa è la vera funzione di un consulente. Errori che ovviamente possono essere di tipo tecnico (costruzione dell’investimento, scelta degli strumenti, non attenzione ai costi etc.) ma anche di pianificazione (finanziaria, fiscale o successoria), legali e, soprattutto, comportamentali.

    Detto in altre parole, il consulente aiuta a non far prendere decisioni sbagliate che possono ripercuotersi più o meno pesantemente sul patrimonio e sulla vita delle persone.

    … e per capire se fa i miei interessi?

    Compresa la sua funzione risulta piuttosto semplice capire “da che parte tira”. Per fare ciò vi invito a sentirne più di uno prima di iniziare un percorso d’investimento. Capirete da soli la differenza tra chi è bancario, un broker, chi ancora fa il promotore finanziario e chi invece si occupa di consulenza finanziaria. Anche se non si hanno competenze, sarà sufficiente ascoltare.

    Personalmente infatti ritengo che, come un bravo medico non si mette a spiegare la chimica e la biodinamica che sta dietro al nostro grattacapo fisico ma spiega il problema in modo che si possa comprendere e propone la sua soluzione, un bravo consulente debba fare altrettanto semplificando i concetti complessi e proponendo soluzioni comprensibili cosicché anche chi non ha dimestichezza con la materia possa prendere le decisioni più corrette per il presente ed il futuro di sé e dei propri familiari.

    Per concludere

    Purtroppo, ancora, nella maggioranza dell’immaginario collettivo il consulente finanziario è colui che serve per arricchirsi nel minor tempo possibile scrutando il futuro, “fiutando” il momento o andando ad investire magari nel titolo che nessuno conosce. Sgombriamo il campo da ogni dubbio: se ne avesse le capacità, molto banalmente, lo farebbe per sé stesso e non avrebbe bisogno di fare questo lavoro.

    Come già visto i risultati finanziari si raggiungono seguendo nel tempo, con scelte e comportamenti corretti, una strategia valida, provata nel tempo e soprattutto SEMPLICE.

    Semplice, perché come diceva Leonardo Da Vinci: “La semplicità è la più alta forma di sofisticazione”.


    Biografia e contatti

    Umberto Bagnoli è un Consulente Finanziario iscritto all’albo OCF matricola n. 460860.

    Oltre alla professione, da anni promuove l’educazione e la cultura finanziaria delle persone attraverso eventi sul territorio. Oggi scrive anche su investireconmetodo.it e sulle omonime pagine Facebook e Linkedin.

    📨 Mail: umberto@investireconmetodo.it

    📞 Telefono: 0554788111

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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