spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
martedì 2 Dicembre 2025
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Greve in Chianti, a breve l’addio di don Flavio Rossetti (che va a Stia): ieri il saluto in palazzo comunale

    Il parroco di Santa Croce, nel capoluogo, si trasferirà in Casentino. L'arrivo a Greve nel 2014, il saluto della comunità: "Grazie per tutto e buona vita don Flavio!"

    GREVE IN CHIANTI – A breve don Flavio Rossetti, parroco della parrocchia di Santa Croce, a Greve in Chianti, saluterà la comunità dove è arrivato nella primavera del 2014.

    Undici anni a Greve in Chianti quindi, dove in tantissimi hanno apprezzato la sua schiettezza.

    Uomo, sacerdote, sempre sincero. Senza retropensieri, sempre pronto a darsi da fare anche dal punto di vista sociale.

    “Sono nato a Barbariga – ci aveva raccontato una decina d’anni fa, quando lo incontrammo per la prima volta – un paesino di circa 1.500 abitanti della bassa bresciana, dove tutti si conoscono e ancora oggi si entra nelle case dei vicini per bere un caffè senza suonare il campanello”.

    “Durante l’adolescenza ho vissuto pochissimo la parrocchia – aveva proseguito raccontando il suo percorso spirituale – mentre ho iniziato a occuparmi seriamente delle problematiche giovanili facendo il servizio civile a Brescia, dove ho lavorato soprattutto a contatto con situazioni di handicap”.

    Gli avevamo chiesto come era arrivata la vocazione. E anche qui aveva confermato la sua schiettezza.

    “Ho iniziato il mio percorso proprio negli anni del servizio civile – ci aveva raccontato – e sono stato in seminario dai 22 ai 27 anni, salvo poi abbandonare perché mi ero reso conto che stavo solo studiando e mi pareva una perdita di tempo. Mi era mancata, insomma, la spinta motivazionale”.

    Vocazione che aveva ritrovato in America Latina: “Quasi dieci anni più tardi, in Perù, dove ero arrivato grazie all’Operazione Mato Grosso. Con padre Giorgio, un prete faentino, mi sono rimesso in discussione e ho ripreso in mano quel filo. L’ho fatto, però, con l’idea di poter restare sempre in America Latina”.

    Ma non andò così: “C’erano delle necessità organizzative per la gestione dei nostri gruppi in Toscana, così nel 2001 sono tornato, arrivando a Fiesole. L’anno successivo l’ordinazione sacerdotale e l’assegnazione alla parrocchia di San Francesco a Pelago, dove sono rimasto per tredici anni come viceparroco. Infine… Greve”.

    E così ieri, lunedì 1 dicembre, nella sala consiliare, sindaco, assessori, dipendenti comunali, hanno salutato con affetto e stima don Flavio Rossetti, “che a breve si trasferirà nella parrocchia di Stia, in provincia di Arezzo” dicono dall’amministrazione comunale.

    “Tanti cari auguri per il futuro – concludono – grazie per tutto e buona vita don Flavio!”.

    Don Flavio Rossetti quando arrivò a Greve in Chianti

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...