IMPRUNETA – "Invece di rispondere alle osservazioni puntuali e documentate avanzate dalle opposizioni, il segretario del Pd imprunetino ha dichiarato alla stampa che non si poteva rifiutare l’offerta della F.P. spa, in veste di Babbo Natale, di progettare e realizzare la nuova scuola materna a scomputo anticipato degli oneri di urbanizzazione".
Inizia così la lunga replica della lista civica Obbiettivo Comune alle dichiarazioni,post approvazione del bilancio comunale, del segretario imprunetino del Pd Stefano Bellacci.
"I dubbi di legittimità riscontrati dalle opposizioni – proseguono – non sono stati contestati neanche in consiglio comunale . Inoltre, come si fa a chiedere una garanzia fideiussoria ad un benefattore, si domanda il segretario del Pd? In realtà tale garanzia è presente nella delibera C.C. n.65/2014 anche se con modalità di attivazione tali da ridurne sostanzialmente l’ efficacia. Il Pd vuole forse sostenere che ciò e stato fatto a sommo studio?".
"A distanza di quasi due anni dalla firma del contratto – rincarano – la F.P. spa ha “donato” al Comune solo due leccalecca (il progetto preliminare della scuola materna e quello sulla sistemazione del Parco dei Sassi Neri) mentre il progetto preliminare della scuola primaria non è un dono ma è stato finanziato dall’amministrazione comunale in sede di approvazione del bilancio di previsione 2016".
"L’affidamento della progettazione alla F.P. spa – accusano – sembra finalizzato ad aggirare la normativa sugli appalti che prevede, ad esempio, la nomina del responsabile Unico del procedimento. Nel contempo la F.P. spa ha ricevuto dal Comune un bellissimo dono, non un leccalecca, cioè l’assenso al trasferimento della sua attività produttiva, come da lei richiesto, in una fornace dismessa anziché realizzare un nuovo e costoso stabilimento in via Chiantigiana per il Ferrone, come previsto dal vigente Regolamento Urbanistico. Tutto questo in attesa del “ miracoloso” dono finale, l’approvazione cioè del Piano Attuativo".
"Per quanto riguarda le scelte di bilancio – continuano – rileviamo che i lavori pubblici da realizzare nel 2016 sono solo enunciazioni , riportate spesso di anno in anno e che non trovano esecuzione neppure parziale. La vendita della sede della ex scuola materna di via Roma nel 2017, valore stimato 340.000 euro, a fronte di spese quattro volte superiori effettuate dal Comune per l’acquisto e la ristrutturazione, si traduce obbiettivamente in uno spreco di pubblico denaro stante anche l’ammortamento del tutto insufficiente delle suddette spese nell’intervallo di soli 13-15 anni".
"Una situazione analoga – prevedono – sembra profilarsi anche per la scuola primaria sulla quale sono stati effettuati di recente consistenti interventi. In bilancio sono previsti investimenti per circa 3.500.000 euro con l’obbiettivo di costruire un nuovo plesso. Come al solito il Pd non sa ancora quale sarà la futura destinazione dell’edificio esistente. Da rilevare infine che l’altro pilastro del Progetto Scuola, il nuovo asilo nido di Tavarnuzze, non sarà realizzato".
"Infatti- concludono – il sindaco ha scritto al dirigente scolastico a gennaio 2016 di rinunciare alla sua costruzione optando per una completa ristrutturazione dell’edificio esistente in modo da restituire alla scuola media, entro settembre 2017, gli spazi attualmente sottratti. E’ la stessa vicenda della scuola materna e primaria di Impruneta, a dimostrazione che per il Pd le scuole sono semplicemente delle "scatole" che si possono spostare a piacimento".
di Redazione
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