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venerdì 26 Aprile 2024
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    Il neo segretario di Greve (“fino alle elezioni o poco oltre”) racconta primi passi e obiettivi

    GREVE IN CHIANTI – Ha fatto il suo primo passaggio come segretario del Pd di Greve in Chianti nel circolo di martedì 1 aprile. E, passateci la battuta, non è stato… uno scherzo.

     

    Perché di fronte a Paolo Saturnini, sindaco di Greve dal 1990 al 2004, da dieci anni fuori dalla politica attiva, si apre una strada ricca di insidie. Di ciottoli appuntiti lasciati da primarie che hanno surriscaldato un clima già bello torrido.

     

    Saturnini, come nasce la sua segreteria?

    "Come una segreteria di servizio, se fossi un militare sarei una sorta di… riservista. Ero fermo da 10 anni nella politica attiva. Mi hanno chiesto questo impegno da qui alle elezioni o poco oltre. E, non senza pensarci, ho accettato".

     

    Quale l'obiettivo che intende darsi?

    "Quello di tenere insieme le anime del Pd grevigiano: che ci sono sempre state ma che le primarie hanno acuito. Ricordo però a tutti che c'è un candidato, Paolo Sottani, e che fra 50 giorni ci sono le elezioni: il Pd ha dei doveri verso la cittadinanza e gli elettori, ai quali delle diatribe interne importa ben poco. Il mio compito sarà quello di creare una piattaforma per costruire un programma all'altezza dei tempi".

     

    Muovendosi come?

    "Intanto costituendo dei gruppi di lavoro che partiranno la prossima settimana: politiche del territorio e dell'ambiente; politiche di sviluppo economico; politiche su sport, scuola e cultura; partecipazione e innovazione; politiche della salute e sociali".

     

    Sembra proprio che alla fine ci sarà una sinistra alternativa che avrà una sua lista e un suo candidato. Come si muoverà in chiave-alleanze?

    "Ci vedremo nei prossimi giorni con Sel, Tavolo della Sinistra e socialisti. E' doveroso fare questo passaggio, poi vedremo".

     

    Ma nel caso che "parta" una lista a sinistra teme "contraccolpi" nel Pd? Ovvero spostamenti di persone verso quell'area?

    "Io spero che non si assista a "fughe" di nessuno. Lo sforzo massimo sarà quello di tenere unito e coeso il Pd: le primarie hanno "scozzato" tutto, ora da due mazzi di carte si deve tornare ad averne uno solo. Il lavoro mio è questo: non so se ci sarà un lieto fine ma io tenderò a quello".

     

    Con Monica toniazzi ha parlato?

    "No, ci siamo solo visti alla segreteria del partito".

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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