spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
venerdì 19 Aprile 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Il presidente Canuti: “Ci costringete ad aumentare i costi dei corsi. E a rischiare di allontanare i ragazzi”

    IMPRUNETA – Una lettera aperta, indirizzata al sindaco Alessio Calamandrei e al consiglio comunale di Impruneta, in cui il presidente dell'USSI (Unione Società Sportive Impruneta) Marco Canuti chiede conto degli aumenti, previsti per le associazioni che utilizzano il palazzetto e le palestre, nell'ambito dell'approvazione del bilancio comunale.

     

    Una lettera dura, durissima, in cui si accusa l'amministrazione comunale imprunetina di andare a incidere nella carne viva della socialità e dei giovani. Il tutto in un rapporto, fra Comune e USSI, da tempo incrinato.

     

    "Nonostante le richieste – esordisce Canuti rivolto al sindaco – fatte a nome dell’Associazione Basket Impruneta e dell’Associazione Pallavolo Impruneta di un incontro con lei, per parlare della situazione gestione palazzetto/palestre anche in seguito all'attuale gestione, non ha mai dato risposta".

     

    Invece, accusa Canuti, "lei e la giunta avete ritenuto di procedere all’incremento delle tariffe per l’utilizzo del Palazzetto e delle palestre scolastiche, fra l’altro le uniche tariffe comunali aumentate, senza avere un incontro preventivo, anche solo per informarle, con le associazioni. E di togliere le Associazioni Basket e Pallavolo dalla colonna del prezzo più basso".  

     

    Nella sua valutazione del bilancio, Calamandrei spiega che "a seguito di un’aggiudicazione di gara di oltre un anno e mezzo fa, l’amministrazione ha dovuto ritoccare seppur in minima parte e solo per i non associati, la quota di utilizzo degli impianti".

     

    Nell'incontro con l'assessore competente, accusa Canuti, richiesto dalle associazioni subito dopo l’approvazione della prima delibera, "abbiamo ricevuto delle risposte (sulle motivazioni degli aumenti) che definirei alquanto singolari. "L’aumento ce lo ha richiesto il Gestore", oppure "Dovete considerare che il Comune ha intenzione di modificare gli impianti e pertanto da allora non pagherà più le utenze ma saranno a carico del gestore". Ho fatto presente all’assessore che la USSI, ex gestore degli impianti, concedeva alle associazioni l’utilizzo degli impianti a costo ridotto rispetto alle tariffe comunali (circa il 40 % in meno per alcuni mesi l’anno) senza per questo rimetterci".  

     

    Ma Canuti prosegue: "Con una delibera del 14 luglio – scrive ancora rivolto al sindaco – avete riportato al loro precedente costo solo le tariffe per gli associati alla Aics. Creando il paradosso che un’associazione di qualsiasi tipo e posto d’Italia purché iscritta alla Aics paghi le palestre comunali meno che un’associazione dell’Impruneta, anche se regolarmente iscritta alla Federazione Sportiva Nazionale di competenza e al Coni e che svolga attività sul territorio. E obbligando di fatto le Associazioni dell’Impruneta ad associarsi a quell’ente di promozione Sportiva anche se lo stesso non ha le discipline da loro fatte". 

     

    "Non dica – accusa Canuti – che questo bilancio non ha toccato il sociale. Aumentare i costi delle palestre è agire sul sociale. E se gli aumenti  di costo dei corsi che le associazioni  dovranno giocoforza fare portassero anche un solo ragazzo a non poter più fare sport sarebbe sì una sconfitta per quell’associazione ma sarebbe una sconfitta molto maggiore per l’istituzione che dovrebbe consentire a quel ragazzo di fare sport". 

     

    "Spero – conclude – che lei, la giunta e il consiglio comunale, procediate a un’attenta considerazione e riflessione, visto anche le vicende seguite al nuovo regolamento comunale sugli impianti sportivi, sulle problematiche delle associazioni sportive".

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...