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venerdì 19 Aprile 2024
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    Beatrice Bensi presenta la sua candidatura a sindaco: “Ripartiamo dai nostri temi”

    BAGNO A RIPOLI – Più partecipazione, più risparmi per le famiglie, più attenzione al territorio e strategia dei rifiuti zero.

     

    Su questi pilastri si fonda il programma elettorale di Beatrice Bensi, candidata sindaco per la lista civica “Per Una Cittadinanza Attiva di Bagno a Ripoli”: “In questi ultimi cinque anni, con la mia presenza in consiglio comunale, Cittadinanza attiva ha acquistato credibilità. Ripartiamo dai temi su cui ci siamo sempre battuti per non fare promesse campate in aria, ma dare concretezza all'idea di amministrazione che presentiamo ai cittadini”.

     

    Nessun coalizione con i partiti, “nessuno a dettare la linea”, Cittadinanza Attiva si presenta da sola alle amministrative del 25 maggio.

     

    Nel volantino che riassume “Il Comune che vorrei” di Bensi c'è la riproduzione di un disegno del film Kill Bill, la Beatrix di Tarantino con la spada in una mano, i fiori nell'altra, il vestito bianco indosso.

     

    “Un modo divertente per spiegare che affrontiamo la battaglia per una Bagno a Ripoli migliore”, spiegano i rappresentanti della lista civica.

     

    In cima alla lista di priorità c'è la necessità di maggiore trasparenza e partecipazione nelle scelte importanti per il Comune. Spiega Bensi: “In questi anni è stata rifiutata più volte la proposta di aprire il consiglio comunale alla discussione dei cittadini. Argomenti importanti come il trasporto, il bilancio, le scelte strategiche sono stati trattati sempre senza chiedere il parere degli abitanti di Bagno a Ripoli".

     

    "Solo il consiglio comunale dedicato a Mondeggi è stato aperto – dice – ma solo in parte: i cittadini hanno inviato giorni prima le loro domande e non potevano intervenire nel corso della discussione. Ecco questo atteggiamento secondo noi deve cambiare”.

     

    Al secondo posto in ordine di priorità per la candidata di Cittadinanza Attiva c'è la revisione dei servizi: “Non è possibile che una famiglia spenda in media per Irpef, Tarsu, Imu e mensa scolastica, 700 euro in più a Bagno a Ripoli rispetto a quanto spende una famiglia di Firenze. Non ci sembra che la spesa sia giustificata, serve ragionare su come revisionare i servizi e avere un risparmio”.

     

    Ma la gestione associata con Impruneta, “fatta di fretta allo scadere del mandato (le convenzioni saranno firmate a maggio e blindate per due anni)” non è la soluzione per Bensi. Servirebbe forse una fusione ma prima di tutto un'analisi economica finanziaria sui benefici di queste operazioni.

     

    Infine l'attenzione al territorio, l'eredità del partito dei Verdi che Cittadinanza Attiva conserva: “Vorrei che anche Bagno a Ripoli, come Greve, aderisse alla strategia di Rifiuti Zero e le scelte urbanistiche devono per noi essere orientate al recupero degli edifici esistenti, al risparmio energetico”, aggiunge la candidata sindaco.

     

    Infine il tema dei lavori della Terza Corsia dell'A1, a cui è collegata la costruzione di due ponti a Vallina: “Quei 50 milioni di euro dovrebbero servire per altre opere pubbliche più urgenti, dalle scuole, fino alla opere di mitigazione sia dell’inquinamento atmosferico ed acustico che dell’impatto paesaggistico che questa infrastruttura crea soprattutto per Antella. La decisione non è passata dal consiglio”.

     

    Accanto a lei i candidati al consiglio comunale per la lista civica sono 13, 6 donne e 7 uomini, “per rispetto alla parità che in consiglio comunale è mancata in questi anni, su 20 consiglieri c'erano solo 5 donne”.

     

    Tra i candidati c'è Alessandra Bonera, professoressa di educazione fisica, che mette in evidenza la necessità per Bagno a Ripoli di investire in edilizia scolastica: “Le nostre scuole sono in strutture vecchie, con problemi anche di sicurezza. E' necessario un impegno importante su questo aspetto oltre che un investimento per dare a Bagno a Ripoli un palazzetto dello sport, tutto viene fatto ancora nella palestra del Gobetti che non è adeguata”.

     

    Sauro Bellini punta invece il dito sullo stato dell'ospedale di Ponte a Niccheri, “serve 13 comuni, era un fiore all'occhiello del servizio sanitario ora la struttura deve essere ristrutturata (la rampa per accedere al pronto soccorso è piena di buche per dirne una) e l'ospedale è dequalificato. Non solo viene chiuso il centro prelievi, ma si vocifera di spostare anche il servizio di senologia”.

     

    Gli altri consiglieri per CA sono Giovanna Boddi, Sergio Morozzi, Sonia Redini, Valerio Pellegrini, Angela Bandinelli, Stefano Costa, Antonio Massi, Antonella Luchini, Danilo Sarti, Roberta Montanari, Giorgio Federico Signorini.

    di Lisa Baracchi

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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