BAGNO A RIPOLI – Consigliere comunale uscente, è Massimo Mari il candidato sindaco di Forza Italia a Bagno a Ripoli.
Mari, come nasce la sua candidatura a sindaco per Forza Italia? Non si può negare che all'interno del partito a Bagno a Ripoli abbia agitato le acque…
"La mia candidatura non nasce ora ma nel tempo, nelle due legislature in consiglio comunale 2004-2009; 2009-2014, trascorse con centinaia di interrogazioni, mozioni e ordini del giorno, che riguardavano tutte, ripeto tutte, problemi di territorio, piccoli e grandi senza nessuna distinzione. Per questo il mio partito, Forza Italia, ha deciso la candidatura del sottoscritto, semplicemente perché sono una persona del territorio e che lo conosce bene. Mi sembra che sia la cosa giusta e che tutti i partiti dovrebbero seguire, invece di personalismi inutili e primarie politicamente ridicole perché alla fine sono sempre i partiti a decidere i candidati".
Dopo la "sbandata" che l'aveva spinto verso la lista civica Insieme per Bagno a Ripoli è contento del ritorno "a casa" di Alberto Briccolani?
"Alberto Briccolani che ritorna con noi? Molto bene, il nostro partito è aperto e libero e non è una caserma, se lo fosse sarebbe uguale al Pd".
Se guarda le altre forze in campo, oltre a Casini teme di più la lista civica di Locardi o il Movimento 5 Stelle?
"Chi temo di più delle liste in campo? Nessuna, perché conosco i nostri progetti per la comunità ripolese, che vanno nella direzione giusta e saranno apprezzati".
Passiamo alle cose concrete: tre temi forti che guideranno la sua agenda nel caso diventasse sindaco di Bagno a Ripoli.
"I tre temi che guideranno la mia agenda eventuale da sindaco? In realtà sarebbero sei: sicurezza, sviluppo economico, infrastrutture, qualità della vita, ambiente e welfare. Il programma completo è in stampa e sarà a disposizione quanto prima per la comunità: per ora è sull’albo pretorio in Comune".
Come ha governato il Pd in questi anni e perché lei ritiene che sia alla fine di un ciclo?
"Come ha governato il PD in questi decenni? Basta guardarsi attorno: promesse non mantenute, una criminalità aumentata con reati di qualsiasi tipo che vanno purtroppo ad incidere negativamente sullo sviluppo economico e l’occupazione, infrastrutture pari a zero. Montagne di burocrazia inutile, nessuna attenzione per l’ambiente, spreco di denaro pubblico, troppi divieti, tasse salate in cambio di scarsi servizi, arroganza politica e nessun vero rapporto con i cittadini. Per questo ritengo che sia alla fine del suo ciclo il Pd".
Se dovesse rivolgersi a chi ancora non ha deciso chi votare alle amministrative, gli spiega perché dovrebbe votare per lei?
"Agli indecisi dico di votare noi perché abbiamo i progetti e la volontà politica di far sì che il nostro comune non sia più il parente povero di Firenze, ma una comunità prosperosa, in particolare per i giovani che al momento sono senza futuro. Siamo sicuri di fare molto bene nell'interesse comune: i discorsi e le foto sui giornali li lascio agli altri".
di Matteo Pucci
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