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venerdì 29 Marzo 2024
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    Il candidato di Centrosinistra per Greve al veleno: “Dimostra di non sapere neanche come funziona!”

    GREVE IN CHIANTI – Che la campagna elettorale per le elezioni amministrative grevigiane sia stata quella con più "phatos", scambi di accuse e veleni, è un dato di fatto. E anche gli ultimi minuti… seguono questa linea.

     

    Tanto che il candidato sindaco del Centrosinistra per Greve, Giulio Pecorini, dice di aver letto "con stupore l’attacco che Paolo Sottani mi lancia attraverso il Gazzettino (clicca qui per leggere l'articolo). Lo stupore non è dovuto alle accuse gratuite e prive di alcun fondamento che mi rivolge. Quelle ci stanno, anche se le trovo del tutto inadeguate a chi si candida ad essere sindaco di un Comune come Greve e una triste caduta di stile".

     

    "Tralascio quindi i giudizi sulla mia campagna elettorale – precisa – sulle gravi bugie che avrei detto, sugli attacchi personali (io!) che avrei fatto, sul programma che non avrei, sui battibecchi, sulle inesattezze, sulla mia incompetenza. Ci manca solo che dica che abbiamo tentato di trascinarli in una bagarre da bar… . Ah no, mi accusa anche di questo".

     

    "No – prosegue Pecorini – lo stupore non deriva da questo stile compassato e degno di un sindaco a cui dare del tu. Lo stupore deriva da alcune affermazioni di Paolo che, lo ammetto, mi imbarazzano".

     

    "Mi imbarazza – attacca – pensare che lunedì Greve possa ritrovarsi con un sindaco che, dopo cinque anni (quattro e mezzo, per la verità) da vicesindaco, dimostra di non avere alcuna idea di quello che lui stesso ha approvato e che rappresenta il nodo cruciale che si troverebbe ad affrontare da sindaco: i nuovi strumenti urbanistici.

     

    "Paolo afferma – sottolinea Pecorini – e riporto il virgolettato per non sentirmi dire che strumentalizzo, che io avrei inoltre dimostrato più volte… incompetenza in materia urbanistica, affermando di avviare in contemporanea il nuovo strumento e la variante anticipatoria (dopo tanti mesi che lo dico finalmente ci copiano sia Sel che M5S); comunque mi chiedo com’è possibile contemporaneamente riattivare l’attuale regolamento urbanistico e farne uno di nuovo? Misteri della vita".

     

    "No, Paolo – controbatte Pecorini – i misteri della vita sono altri, per fortuna. Quello che anche tu hai approvato è il bando per avviare in contemporanea il lavoro dei tecnici sul nuovo strumento e sulla variante anticipatoria. Forse sei stato ingannato dal nome “Variante generale al piano strutturale e al regolamento urbanistico”, ma è così che si chiama un nuovo piano strutturale. Ed è stupefacente scoprire, a soli due giorni dalle elezioni, che il candidato sindaco del Pd a Greve non abbia capito cosa ha approvato in giunta e come funziona la materia cruciale su cui da lunedì si dovrà iniziare a lavorare".

     

    "Provo a rispiegare la nostra posizione – incalza – noi vogliamo approvare in tempi rapidissimi la variante anticipatoria per dare risposte alle urgenze improrogabili. Si può fare in pochi mesi. Contemporaneamente, proseguirà il lavoro di studio e ricognizione dei tecnici che già stanno lavorando per arrivare, con tempi inevitabilmente più lunghi, ai nuovi strumenti urbanistici. Stecchi e Sottani ritengono che questa seconda fase non si debba fare, noi sì. Il problema è che un candidato sindaco dovrebbe sapere che quando un incarico è stato affidato, revocarlo significa esporre l’amministrazione a un ricorso che la vedrebbe sicuramente perdente".

     

    "Le affermazioni di Sottani sono dunque di una gravità sconcertante – conclude – Mi auguro che smentisca che quel virgolettato. Altrimenti c’è da chiedersi in che mani si sia messo il Pd grevigiano e in quale caos rischi di trascinare il nostro Comune. Ma forse la risposta si può trovare solo nei misteri della politica".

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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