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giovedì 3 Luglio 2025
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    Lo sconfitto alle primarie: “Rimango un militante del Pd. Deluso da Luciano Bartolini”

    BAGNO A RIPOLI – E' passato un mese da quel 9 marzo in cui Alessandro Calvelli, vicesindaco di Bagno a Ripoli, ha perso in maniera nettissima le primarie di centrosinistra che hanno visto trionfare Francesco Casini.

     

    Un mese di riflessioni, senza però fasciarsi troppo la testa. A 67 anni Calvelli sa bene come vanno certe cose, e lui è persona troppo attiva per abbattersi. Qualche voce sentita in giro però lo spinge a una chiacchierata con Il Gazzettino del Chianti.

     

    Una chiacchierata nella quale chiarisce, puntualizza. E tira le orecchie a qualcuno all'interno del suo partito, oltre che palesare ufficialmente la delusione per l'atteggiamento tenuto dal sindaco Luciano Bartolini durante la campagna delle primarie.

     

    Come vivrà Alessandro Calvelli la campagna elettorale che sta iniziando? C'è chi dice che potrebber sostenere la lista civica di Daniele Locardi?

    "Dico solo che in questi giorni parto con il carissimo amico Paolo Santurro per vedere… un paio di case a Castiglioncello, da affittare per un anno e starmene alcuni giorni alla settimana un po' tranquillo là. Per fare quello che ho in mente da tempo, ovvero scrivere un libro. Io rimango nel Pd perché mi sono sempre impegnato fin dalla nascita: sono stato fra quelli che l'hanno spinto con più convinzione".

     

    Quindi in campagna elettorale non la troveremo in giro?

    "Nel prossimo mese e mezzo farò quello che ho sempre fatto, anche da vicesindaco, ovvero il militante che va ad attaccare i manifesti del Pd. Smentisco (anche a nome di Santurro, consigliere comunale che è stato tirarto in mezzo) quelle voci messe in giro su un mio presunto sostegno alla lista civica di Locardi. Sono le brutte abitudini di di alcuni esponenti del Pd che non ti dicono nemmeno le cose in faccia".

     

    Secondo le Francesco Casini rischia di andare al ballottaggio? In quali rapporti è rimasto con il suo avversario alle primarie?

    "Penso che Francesco non rischi, ma bisogna vedere i grillini che forza hanno. Dopo l'exploit delle primarie penso che la ventata di novità che ha introdotto possa continuare. In che rapporti siamo rimasti? Siamo andati a pranzo insieme di recente, gli ho dato anche dei consigli. Deve metterci la faccia, personalmente e in tutti i contesti".

     

    Come ha vissuto lo schierarsi in maniera aperta per Casini da parte del sindaco Luciano Bartolini?

    "Io l'ho vissuta male per i dieci anni di lavoro fatti insieme, in cui talvolta ho fatto anche passi indietro su decisioni che non condividevo. Ma sono uno che sa cosa vuol dire lavorare in gruppo. Quello che mi ha dato particolarmente fastidio è che una volta che è uscito dagli studi di Lady Radio, dove aveva annunciato la sua preferenza per Casini la prima volta, poteva fare una telefonata per dire che gli era scappata la frase (anche se non ci avrei creduto). E' questo che mi ha dato molto fastidio".

     

    Non le è venuta voglia di dimettersi?

    "Io sono stato eletto nel 2004 da tante persone, avendo un bel successo personale, in quella Margherita in cui c'era anche Francesco Casini. Nel 2009 sono sgtato nominato direttamente dal sindaco, ma mi sono sempre sentito in dovere di rispettare il volere dei cittadini. Forse avrei avuto la possibilità e le motivazioni per dimettermi, ma forse ho fatto bene a rimanere. Sto finendo un percorso iniziato nel 2004".

     

    Una lunga cavalcata di cui lei è legittimamente orgoglioso…

    "Un lungo periodo di grande lavoro, cui la cosa più bella è stata mettere a contatto le piccole e le grandi aziende del territorio, creando dei posti di lavoro. In questi giorni continuiamo a lavorare come se fosse il primo, tanto che abbiamo messo un altro fiore all'occhiello: da adesso chi presenta on line le pratiche Suap non paga i diritti istruttori, risparmiando fino a qualche centinaio di euro".

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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