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domenica 23 Novembre 2025
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    Prestiti: in aumento quelli per la transizione ecologica

    È quanto emerge dal 58ª edizione dell’Osservatorio Credito al Dettaglio Assofin–CRIF–Prometeia

    Negli ultimi anni, la sensibilizzazione verso il cambiamento climatico ha modificato in profondità molte scelte quotidiane, spingendo a una maggiore attenzione verso i consumi e l’impatto ambientale delle proprie azioni.

    Si osserva una crescente diffusione di comportamenti orientati alla sostenibilità: dall’adozione di sistemi per il risparmio energetico all’interesse per mezzi di trasporto meno inquinanti, fino alla selezione di tecnologie più efficienti per la gestione della casa.

    Questa tendenza si rileva anche nel mercato creditizio, dove si osserva un aumento delle richieste di finanziamento legate a interventi per la transizione ecologica e l’efficienza energetica.

    È quanto emerge dal 58ª edizione dell’Osservatorio Credito al Dettaglio Assofin–CRIF–Prometeia, presentata lo scorso 25 giugno 2025 a Milano. Ma quali sono, nel dettaglio, i prestiti che stanno beneficiando di questa tendenza?

    Cresce la richiesta per l’efficienza domestica e veicoli green

    Guardando nel dettaglio ai dati condivisi dall’Osservatorio, emerge tra i prestiti green una crescita per quello che riguarda i finanziamenti destinati a interventi per migliorare la prestazione energetica degli edifici, che hanno raggiunto il 19% del totale – nel 2023 la percentuale era del 17%.

    La spinta maggiore arriva da interventi come l’installazione di pannelli fotovoltaici, pompe di calore e caldaie a condensazione, spesso collegati a incentivi pubblici o a esigenze di ristrutturazione già programmate.

    La stessa tendenza si riflette anche sul fronte della mobilità, dove l’interesse per veicoli ibridi, elettrici o comunque a ridotto impatto ambientale sta guadagnando terreno. I finanziamenti legati alla mobilità sostenibile hanno infatti raggiunto il 18% del totale erogato dagli operatori multiprodotto per l’acquisto di auto e moto, con un incremento di cinque punti percentuali rispetto al 2023.

    Un trend favorito dalla presenza dell’Ecobonus per auto e moto promosso anche quest’anno dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy per rispettare gli obiettivi ambientali fissati dal PNIEC (Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima).

    Quali aspetti considerare nella scelta di un prestito?

    Naturalmente, anche quando si valuta quale prestito green richiedere è fondamentale considerare alcuni aspetti fondamentali per scegliere la soluzione più adatta alle proprie necessità.

    Tra questi, il TAN (Tasso Annuo Nominale) e il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), che rappresentano il costo del finanziamento. Il TAN è il tasso di interesse applicato al capitale erogato, mentre il TAEG include anche le spese accessorie, fornendo una visione più completa del costo totale del prestito.

    Bisogna poi valutare l’importo finanziabile, che varia a seconda della banca o della finanziaria e delle garanzie offerte dal richiedente, e la durata del piano di ammortamento, che influisce sull’importo delle rate mensili e sul costo complessivo del prestito.

    Un altro aspetto da tenere in considerazione è la flessibilità del rimborso, ovvero la possibilità di modificare l’importo delle rate, sospendere il pagamento o estinguere anticipatamente il prestito senza penali.

    Infine, è importante verificare la presenza di eventuali servizi aggiuntivi, come assicurazioni facoltative o consulenze personalizzate, che possono offrire maggiore tranquillità e supporto durante tutta la durata del finanziamento.

    Per verificare in modo semplice e veloce tutti questi aspetti, al giorno d’oggi è possibile rivolgersi ai portali di comparazione, che permettono di effettuare una ricerca online che consente di risparmiare tempo, evitando di doversi recare fisicamente presso le filiali delle banche per valutare le diverse proposte.

    Ne costituisce un esempio Facile.it, che nella sezione Prestiti mette a disposizione una panoramica sempre aggiornata delle soluzioni più interessanti disponibili sul mercato, così come di calcolare un preventivo indicando l’importo e la finalità del finanziamento.

    Chi richiede i prestiti green? Il profilo dei consumatori sostenibili

    L’interesse verso prestiti destinati a interventi ecologici non si distribuisce in modo uniforme nella popolazione, ma tende a concentrarsi in specifici segmenti, legati a età, condizione abitativa e area geografica.

    Tra i principali protagonisti della transizione sostenibile finanziata tramite credito ci sono gli adulti sotto i 40 anni. In questa fascia d’età, l’interesse per la mobilità elettrica o ibrida si accompagna a una maggiore familiarità con strumenti digitali di comparazione, che facilitano l’accesso a finanziamenti finalizzati all’acquisto di auto meno inquinanti. Allo stesso tempo, proprio i giovani adulti sono tra i più propensi ad adottare tecnologie green per la casa, come pannelli solari o sistemi di climatizzazione ad alta efficienza, anche in vista di un risparmio economico nel medio-lungo termine.

    Un secondo gruppo significativo è rappresentato dai proprietari di immobili, spesso over 45, che investono nel miglioramento energetico della propria abitazione come forma di valorizzazione patrimoniale. In questi casi, la richiesta di prestiti è frequentemente connessa a interventi strutturali più rilevanti, come la sostituzione di infissi, l’isolamento termico o l’installazione di pompe di calore, spesso coordinati con l’accesso a incentivi pubblici o detrazioni fiscali.

    Infine, la geografia dei prestiti green conferma una concentrazione maggiore nei contesti urbani ad alta densità, dove sono più diffuse le reti commerciali in grado di proporre soluzioni integrate per la casa o la mobilità.

    Un futuro sempre più green?

    L’effettiva portata di questa trasformazione sarà chiara nei prossimi anni, quando si capirà se l’interesse verso i prestiti green saprà mantenersi stabile anche in un contesto economico meno sostenuto da incentivi.

    Per ora, la crescita costante delle richieste suggerisce che la sostenibilità ha smesso di essere una tendenza contingente per diventare un criterio strutturale nelle scelte di spesa e di investimento. Se questa direzione troverà continuità, il credito potrà evolvere da semplice strumento di sostegno al consumo a leva di modernizzazione, capace di incidere sul modo in cui si producono, si acquistano e si utilizzano beni e tecnologie.

    In prospettiva, sarà la qualità delle politiche pubbliche e della progettazione finanziaria a determinare la solidità di questo processo. Rendere accessibili gli interventi di efficienza energetica e la mobilità sostenibile non significa solo favorire comportamenti virtuosi, ma costruire un’economia più resiliente, in cui i benefici ambientali si traducano in stabilità per le famiglie e competitività per le imprese. È su questo equilibrio — tra sostenibilità ambientale, convenienza economica e coerenza regolatoria — che si misurerà il successo della transizione nei prossimi anni.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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