Siamo i genitori degli alunni della scuola dell’infanzia di Chiesanuova.
Abbiamo ricevuto la comunicazione della dirigente scolastica relativa alla sospensione delle attività didattiche in occasione del prossimo Referendum dell’8-9 di giugno.
Abbiamo appreso con grande sorpresa che, a differenza di quanto avvenuto in precedenti tornate elettorali, la scuola sarà chiusa da ben tre giorni prima del Referendum e fino a due giorni dopo (dal 5 all’11 compresi).
Vorremmo far presente l’enorme disagio che la decisione di tenere chiusa la scuola per ben una settimana comporta per le famiglie.
Sulle quali è scaricato l’onere di individuare alternative che, se non disponibili all’interno della rete familiare, comportano dei notevoli costi economici, perché impongono di ricorrere a privati, o ad assenze dal lavoro che in molti casi non sono possibili.
Non comprendiamo le ragioni di una chiusura così lunga solo per le scuole dell’infanzia, mentre nelle altre scuole, più ragionevolmente, questa è circoscritta ai giorni più prossimi al referendum.
Siamo oltretutto molto amareggiati per il fatto che questa decisione, inedita nelle sue dimensioni, venga imposta alle famiglie senza che le istituzioni scolastiche o il Comune di San Casciano abbiano pensato di offrire una alternativa a quei tanti genitori che non hanno possibilità organizzative e/o economiche per far fronte a una chiusura così lunga della scuola.
Pur nel rispetto della comprensibile necessità di fare un sacrificio per garantire l’esercizio del diritto di voto, riteniamo che quanto richiesto alle famiglie sia irragionevole ed eccessivo.
Siamo dunque a richiedere che la decisione venga rivista oppure che le istituzioni offrano prontamente soluzioni alternative.
I genitori degli alunni della scuola dell’infanzia Chiesanuova
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