SAN CASCIANO – Durante la puntata speciale della festa di Ognissanti andata in onda su Rai Uno “A Sua immagine”, programma d’informazione religiosa e culturale realizzato dalla Rai e dalla Conferenza episcopale, condotto da Lorena Bianchetti (il cui titolo è stato “La santità di tutti i giorni”) ha portato in evidenza anche il caso di Caterina Morelli.
Ovvero della giovane mamma di San Casciano venuta a mancare all’età di 37 anni l’8 febbraio scorso a causa di un tumore al seno.
A raccontare la testimonianza della grandiosità di Caterina, una donna con tanta fede, è stato il marito Jonata Fallani: “Ho conosciuto Caterina nell’estate del 2008, il 16 giugno ci sposiamo e dopo una settimana scopriamo che “Cate” (così la chiamavano tutti i suoi amici) stava aspettando un figlio. La sera stessa della bella notizia, scopriamo che “Cate” ha un tumore”.
“La scelta – ha proseguito – è stata di portare avanti la gravidanza, di non abortire e di guardare quello che la Madonna ci avrebbe messo davanti. Dopo una settimana è arrivata la chiamata dall’Istituto Europeo Oncologico di Milano dicendoci che lì una speranza ci sarebbe stata per portare avanti la gravidanza”.
“Il nostro primo figlio nasce senza problemi – ha raccontanto ancora Jonata – la “Cate” supera la chemio. Per i medici dell’Istituto è completamente guarita. Nel 2015 la malattia si ripresenta più aggressiva, ma lei non perde il coraggio, anzi affronta la seconda gravidanza riuscendo a portarla avanti, nasce l’altro figlio”.
“La ”Cate” era così – sono ancora parole del marito – se una persona aveva bisogno di una mano, lei gliela dava, ma non solo una mano, gli dava anche il cuore. Morì l’8 febbraio, la chiesa era strapiena. Tutti noi siamo con lei, tutti i giorni ci riempie il cuore di amore”.
Carolina Rossi, un’amica: “La malattia per lei è stata la sua strada perché glie l’aveva data il Signore”.
Don Filippo Belli, parroco di San Pietro a Careggi – Quello che noi abbiamo visto in Caterina è una donna che ha fatto diventare una situazione così drammatica un cammino di santità. L’amore è contagioso, tanto che l’ultimo giorno la casa di Jonata e Caterina era piena di gente, si facevano i turni per andare a salutare la Cate”.
Benedetta Morelli, sorella di Caterina: “Io ci vedo davvero tanta santità in lei. Lei è stata capace di toccare il cuore di tutte le persone che l’hanno conosciuta”.
Un breve racconto di questa donna che è un segno di amore fortissimo, un segno che i santi riescono a contagiare tutti, sia per le sante e per i santi, trova una sua manifestazione straordinaria.
La santità è un concetto antico che lo rende moderno, Caterina ce l’ha dimostrato, sta a noi raccogliere e farne luce di ciò che ci ha lasciato.
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