SAN CASCIANO – Ilario Lusi aveva gli occhi chiari. Di mestiere, per una vita, aveva fatto l’imbianchino. Aveva 82 anni, a settembre ne avrebbe compiuti 83: classe ’41.
Uno dei suoi ultimi lavori, a puro titolo di volontariato, era stato quello di “tirare” a lucido lo spogliatoio della prima squadra della Sancascianese.
Ma a San Casciano intere generazioni lo ricorderanno per sempre come “IL” presidente. Con due maiuscole.
Presidente della squadra di calcio degli Amatori del circolo Arci di San Casciano, della casa del popolo.
Una vera e propria istituzione per l’Arci sancascianese; dove era stato prima giocatore, poi dirigente e presidente. Anzi, presidentissimo.
Una passione sconfinata per i suoi “ragazzi”, molti dei quali oggi con i capelli bianchi. Ognuno di loro lo ha sempre avuto nel cuore.
Lo si vedeva nei loro occhi, quando lo incrociavano al circolo di via dei Fossi, al campo per una partita, o durante una passeggiata in paese.
Non ce n’è mai stato uno che non si sia fermato a salutarlo Ilario. E mai per cortesia o per “semplice” educazione. Ma, soprattutto, per profondo affetto.
Negli ultimi anni, potremmo dire decenni, in quello spogliatoio ha fatto coppia fissa con Francesco Fusi.
Ilario e “Cecco”: con loro le note da portare all’arbitro, le maglie pulite all’inizio e sporche alla fine, da mettere via e portare a lavare, erano in una botte di ferro.
Oltre 40 anni di vita quelli del pallone con la stella del circolo Arci San Casciano. Oltre 40 anni che hanno visto una stella al suo centro, quella di Ilario Lusi.
Per tutto domani, giovedì 22 febbraio, sarà possibile andare a porgergli l’ultimo saluto nella chiesa di Santa Maria sul Prato, alla Misericordia.
I funerali si terranno venerdì 23 febbraio, alle 10, nella Propositura di San Cassiano.
E siamo sicuri che saranno tanti, tantissimi i suoi “ragazzi”, che prenderanno un permesso dal lavoro per venire a rendergli omaggio.
A dirgli: “Ciao Ilario, ora e per sempre il nostro presidente”.
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