SCOPETI (SAN CASCIANO) – Nessuno aveva mai depositato dei fiori alla piazzola degli Scopeti. Lì dove, nel settembre 1985, si consumò l'ultimo duplice omicidio del Mostro di Firenze.
Per la prima volta in 34 anni, nel luogo in cui persero la vita Nadine Mauriot e Jean Michel Kraveichvili, in questi giorni sono stati depositati due mazzi di fiori.
Composizioni di fiori finti, ma carine: una sul palo che si trova lungo la strada e l’altra sul tronco di una piccola quercia, in parte bruciata dall’ultimo incendio, all’incirca nel punto in cui era si trovava la tenda dei francesi.
Un gesto di pietà che non era mai avvenuto prima, ma che conferma come, anche a distanza di trentaquattro anni da quanto avvenuto, c’è ancora chi frequenta la piazzola.
Non sempre nel rispetto del luogo, perché spesso c’è chi ci arriva per disfarsi di tutto. Oltre al fatto più sorprendente di chi si reca (ancora) lì per consumare momenti d’intimità.
A Vicchio di Mugello (in località Boschetta) dove furono uccisi il 29 luglio 1984 Pia Rontini e Claudio Stefanacci, il padre di Pia, Renzo Rontini, installò due croci bianche; un cippo ricorda ancora oggi l’omicidio di Calenzano, in località Travalle nel campo delle Bartoline, in ricordo di Susanna Cambi e Stefano Baldi, uccisi il 22 ottobre 1981.
Un’altra croce per qualche anno è stata posta lungo la via Virginio Nuovo, a Montespertoli località Baccaiano, dove furono uccisi Antonella Migliorini e Paolo Mainardi: quest’ultima rimossa per volontà dei familiari delle vittime.
A Scopeti, come nelle altre zone dove si sono consumati gli omicidi, non è stato messo nulla in ricordo.
Qualche anno fa un nostro lettore ci interpellò per sapere come poteva fare per mettere qualcosa in via Scopeti, in ricordo dei due francesi: "Mi piacerebbe che in quel luogo ci fosse un segno di quanto avvenuto, forse scoraggerebbe chi va lì con intenzioni non consone. Ci dovrebbe essere più rispetto".
La cosa non andò a buon fine, e l'uomo fu scoraggiato probabilmente dai permessi da chiedere. E da chi preferisce che non sia ricordato quanto successo.
Chissà se oggi quei fiori li ha lasciati proprio chi voleva mettere lì un ricordo rispettoso verso Nadine Mauriot e Jan Michel Kraveichvilli.
di ANTONIO TADDEI
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