IMPRUNETA – A distanza di alcuni giorni dal post anti-Salvini del sindaco di Impruneta Alessio Calamandrei, delle polemiche roventi, delle spiegazioni dello stesso primo cittadino, che ha rese note anche le minacce di morte ricevute, prende la parola il Partito democratico di Impruneta.
"Il Partito democratico – spiegano i Dem imprunetini – visto il documento pubblicato dal sindaco di Impruneta, lo ringrazia per la sensibilità dimostrata nel rendersi conto dell'inappropriatezza della modalità con cui ha espresso una giusta indignazione per il protrarsi di una situazione inaccettabile nei confronti di persone, fragili e sofferenti, segregate in mare per quindici giorni".
Le scuse del sindaco
"In questi giorni – aveva scritto Calamandrei in un post di giovedì 10 gennaio – ho dovuto assistere, come tutti voi, alla vicenda di 49 persone che per due settimane sono state in balia del mare: questo, visto dalla parte del comune di Impruneta, che ha accolto 126 migranti, e da me che come sindaco ho voluto e sostenuto questa scelta, mi ha fatto alterare e non poco. Capisco la campagna elettorale incentrata sui “porti chiusi” ma da cittadini in primis quale sono, non potrò mai accettare o scusare quello che in questi quindici giorni è accaduto".
"Da questo – proseguiva – deriva il mio post, che è stato messo giustamente sotto accusa da molti, anche del mio partito. "La forma è sostanza", non sempre, per la proprietà transitiva, "la sostanza è forma". Me ne dispiaccio e me ne scuso, ma è anche dagli sbagli che si impara, magari lo facessero anche altri!".
"Mediaticamente – riprendeva – si è voluto concentrare l'attenzione sulla nave Sea Watch, per evitare che si capisse la Finanziaria 2019 fino in fondo, e cercare di evitare che il decreto “Salva Carige” (copia incolla del decreto Pd) liquidato in 5 minuti, venisse all'attenzione dei mass media. Galeotta l’intervista del premier Conte da Vespa “vado a prenderli io con l’aereo”, e incredibile (per alcuni), la conferenza stampa del presidente di Malta, Joseph Muscat, che dichiarava che i migranti erano in fase di trasferimento, obbligando il triumvirato a prendersi un caffè “notturno” per chiarirsi sulla situazione".
"Rimango schierato con forza a sostegno dei deboli – concludeva Calamandrei – e sostengo l’azione di quei sindaci che chiedono con forza la revisione del decreto sicurezza. Come ho già detto in passato e più volte, credo davvero che dovremmo fermarci un attimo, riflettere e cercare di rimettere al centro i valori fondamentale della nostra esistenza".
Pd Impruneta: "Al fianco di Calamandrei"
"Il Partito democratico di Impruneta – rimarcano – si schiera al fianco del sindaco nella condanna verso l'azione di questo governo, improntata al rifiuto di qualsiasi forma di umanità e solidarietà non solo nei confronti dei migranti bloccati sulle navi ma anche di quelli già presenti sul nostro territorio che stanno per essere abbandonati e condannati alla clandestinità".
Inoltre il Pd di Impruneta "esprime la sua solidarietà nei confronti del sindaco Alessio Calamandrei, vittima di insulti e minacce che in questo periodo sono sempre più all'ordine del giorno e che rappresentano la manifestazione più grottesca del contesto socio-politico che stiamo vivendo".
"Proprio per questo motivo – evidenziano – il Partito democratico imprunetino ha deciso di appoggiare con forza la mozione contro il decreto sicurezza presentato da Impruneta Comune Aperto, di cui è una delle due forze politiche".
"Ci auguriamo – concludono – che l'impegno dei sindaci e delle Regioni possano portare a breve ad una modifica del decreto sicurezza, assicurando a queste istituzioni il proprio appoggio e la massima solidarietà".
di Redazione
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