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venerdì 29 Marzo 2024
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    Spesso al centro delle cronache per frequentazioni “hot”… siamo andati a verificare

    CASTEL RUGGERO (BAGNO A RIPOLI) – Uno dei luoghi dove si trascorrono momenti di riposo a contatto con la natura, a pochi passi da Firenze, è il lago di Castel Ruggero, raggiungibile dopo aver superato Grassina per poi proseguire verso la località Capannuccia. Qui si trova la deviazione per via Castel Ruggero, che porta fino al lago.

     

    Già percorrendo questo tratto di strada si osservano paesaggi dolci, colline modellate dove ogni tanto spunta qualche vecchio casolare di campagna, cipressi in fila ordinata seguono le linee dei confini. Per scoraggiare la sosta, trecento metri prima e dopo la stradina “principale” che porta al lago, vige il divieto di sosta su entrambi i lati. Ogni tanto, ci assicurano, che non è difficile al ritorno della scampagnata, trovare la multa.

     

    Dobbiamo innanzi tutto precisare che il lago è di proprietà privata e vigono divieti assoluti: sia di accesso che di balneazione.  Alcune volte la stampa si è occupata di questo lago, descrivendolo come un luogo “poco raccomandabile”, di facili incontri ambigui. Il motivo è che è frequentato anche da nudisti, segnalato a livello nazionale su guide e siti web.

     

    Il Gazzettino del Chianti ha così deciso di andare a vedere come stanno le cose: abbiamo fatto il giro del lago e abbiamo trovato chi, da naturista, lo frequenta da più di 20 anni.

     

    "All’inizio questo era un posto magico – ci racconta un signore disteso nudo su un tappetino – fino a poco tempo fa l’acqua del lago serviva per alimentare l’acquedotto di Bagno a Ripoli, oggi non più. Qui furono girate alcune scene del film “Fiorile” dei fratelli Paolo e Vittorio Taviani, era il 1993. Ricordo che portarono diversi cavalli con attori in livrea che rappresentavano l’esercito di Napoleone in Toscana".

     

    Poi però… tutto è cambiato: "E’ stato descritto come un luogo della perdizione – prosegue il nostro interlocutore – quindi se anche qualcuno fino allora non aveva avuto idee malsane a quel punto la situazione è peggiorata. Tanto che a un certo punto sono arrivati fotografi che nascosti tra i cespugli del bosco hanno fotografato i naturisti".

     

    "Le assicuro – ricorda – che di episodi brutti qui al lago non sono avvenuti, solo qualche anno fa una ragazza decise di togliersi la vita lasciandosi annegare. Ma non era la prima volta che aveva tentato una cosa del genere".

     

    "Fino a qualche tempo fa – conclude – qui venivano solo persone del posto, amanti della natura e del paesaggio che ci circonda, oggi non è più così, purtroppo".

     

    Proseguiamo lungo le sponde: solo nel tratto più nascosto si trovano ancora persone che vivono la giornata in totale nudità. Chi intento a pescare, chi con la propria famiglia. Negli altri tratti si fa tranquillamente (ricordiamo ancora una volta… divieto di accesso e balneazione…) il bagno con il costume, e ci sono giovani che si ritrovano per passare una giornata all’insegna del divertimento e dell'aria aperta.

     

    "Chi viene qui – ci dicono dei ragazzi- sa bene che in una determinata zona ci sono quelli che amano prendere il sole nudi. Il lago è tanto grande e c’è spazio per tutti, amanti della tintarella integrale e non. Noi rispettiamo loro, loro rispettano noi".

    di Antonio Taddei

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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