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sabato 4 Maggio 2024
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    Cento anni per Ines Denti: la “nonna di Marcialla” un esempio di forza e amore per gli altri

    Il sindaco David Baroncelli in visita: "Ha offerto una lezione di altruismo, ricambiata oggi dall'affetto delle tante persone che la circondano e la stimano oltre misura"

    MARCIALLA (BARBERINO TAVARNELLE) – Non c’è bisogno di cercarlo chissà dove. L’elisir di lunga vita è a due passi da noi, tra le colline del Chianti fiorentino.

    Dove l’essenza della longevità abbonda, come dimostrano gli oltre venti centenari concentrati in tutta l’area.

    Il suo passaggio non risparmia i piccoli borghi rurali. Come Marcialla, frazione del comune di Barberino Tavarnelle, dove lo sguardo vigile e attento di nonna Ines, appena salita sulla vetta del secolo di vita, si illumina per festeggiare lo speciale anniversario insieme ai familiari.

    Cento splendidi anni per lnes Denti, nativa della provincia di Milano e residente a Marcialla da oltre venti anni.

    Dove quindi si celebra il compleanno di un’altra centenaria, allungando la “rosa” delle anziane e degli anziani che hanno raggiunto l’ambito traguardo, superando in alcuni casi i 105 anni.

    La comunità di Marcialla si è unita alla gioia della famiglia per rendere omaggio alla compaesana “di adozione”: una donna forte, energica, dalle tante qualità morali. Che ha investito tutta se stessa, sacrificando anche la propria giovinezza, per garantire unità e serenità alla sua famiglia.

    Il sindaco David Baroncelli è andato a trovarla, per spegnere con lei le cento candeline e conoscerla da vicino.

    Bisnonna, nonna e zia di oltre 20 nipoti, appassionata di enigmistica e parole crociate, attività che ancora la tiene impegnata per gran parte della giornata, oltre all’amore per gli animali coltivato da sempre.

    Quello di Ines è stato un percorso biografico complesso e in un certo senso “obbligato”, non immune da sofferenze, vincoli e frustrazioni.

    Nata dal secondo matrimonio del padre che aveva già quattro figli (due femmine e due maschi), ha dovuto assumersi (ventenne) la responsabilità di accudire i tre figli della sorellastra, deceduta prematuramente, e rinunciare ad ogni desiderio e prospettiva professionale e umana.

    Ines, privata della sua libertà, ha vissuto di fatto la vita della sorella, come madre dei tre nipoti e successivamente moglie del cognato, per rispondere ad uno stereotipo imposto dall’allora assetto patriarcale. Perché “bisognava fare così”.

    Insomma, Ines non ha mai scelto liberamente la vita che avrebbe voluto vivere. Eppure si è adattata e, con il tempo, ha trovato lo spazio per esprimere il meglio di sé ed essere felice. O, almeno, afferrarne rari frammenti nella quotidianità.

    “Nonna Ines – commenta la nipote Savina – non è mai stata lontana dalla mia famiglia, presente in tutte le vicissitudini belle e brutte, sempre di supporto morale e materiale, le siamo tutti profondamente grati”.

    “La nonna è unica – dice ancora la nipote – anche nella passione per gli animali, di tutti i tipi, cani, gatti, galline, papere, tuttora la mia cagnolina va da lei tutti i giorni, si fanno terapia a vicenda. C’è un amore incondizionato reciproco. E guai se non la porto, ci sgrida tutti!”.

    Una nonna con il sogno della fattoria che nel Chianti ha trovato il suo habitat naturale.

    “La forza di questa brillante e super nonna – conclude il sindaco David Baroncelli – è un esempio di forza, coraggio e determinazione, è riuscita nel suo obiettivo più grande: amare il prossimo più di se stessa e insegnare ad altri a farlo, ha offerto una lezione di altruismo durata tutta la vita, ricambiata oggi dal grandissimo affetto delle tante persone che la circondano e la stimano oltremisura”.

    Nonna Ines con il sindaco David Baroncelli

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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