IMPRUNETA – Dal 10 al 25 gennaio è partita, con gli uffici addetti e in presenza dell’assessore alla pubblica istruzione e cultura bibliotecaria Sabrina Merenda, una spedizione di 1.600 di libri.
La donazione è rivolta a salvaguardare le biblioteche scolastiche e i soggetti che hanno aderito al “Patto della Lettura” con spazi di consultazione di libri, con scambio libero.
Vedasi la ludoteca della casa del popolo di Impruneta, o l’angolo libero di libri della casa del popolo di Tavarnuzze.
O, come nel caso della Pubblica Assistenza di Tavarnuzze, con un vero e proprio prestito dei libri della biblioteca.
La donazione risulta di una qualità visibile e riguarda un patrimonio rivolto ai bambini e ragazzi di ogni fascia evolutiva.
Il “carico” è stato reso possibile grazie alla partecipazione all’iniziativa “Aiutaci a Crescere. Regalaci un libro” delle Librerie Giunti e del Sistema Sdiaf.
I libri sono stati donati alle scuole di ogni ordine e grado del territorio, dalla scuola materna, fino alle scuole medie, compreso il nido comunale “Pepolino”, dove dal 2018 esiste anche un prestito librario per i piccoli dal nome “Un Nido di Libri”.
“Noi partecipiamo ad ogni bando e iniziativa – dice l’assessore Merenda – capace di consentire un accrescimento gratuito del Patrimonio librario , consultabile per tutta la comunità. Lo chiamo patrimonio, perché la linea nella quale mi sono diretta ha consentito una crescita enorme senza mai pesare sul bilancio, con un incremento della conoscenza e Cultura, formula che ho adottata anche per gli eventi della biblioteca”.
“Già da un paio – fa sapere – di anni ho deciso di orientare questo tesoro anche verso i bambini e le nuove generazioni. L’obiettivo è quello di riempire le biblioteche scolastiche esistenti o di creare angoli ricreativi per questo nelle classi, fra i banchi, insomma dei veri e propri amici libri”.
“Così si parte dai piccoli del nido – aggiunge Merenda – per arrivare ai grandi. I testi sono meravigliosi e diffondono una cultura della scrittura e del disegno, tramite una assimilazione istantanea che parte fin dalla più tenera età”.
“Ringrazio la casa editrice – tiene a dire – e il lavoro certosino svolto dagli uffici per selezionarli e trasportarli. Siamo una “fabbrica” perenne di operatività. Ho trovato bellissimo arrivare fra i bambini, con carichi di libri, accompagnati anche da una mia lettera di ringraziamento per tutti coloro che diffondono i valori dell’istruzione”.
“Credo che vedere gli sguardi felici e curiosi dei bambini – conclude – consista nel dare una priorità assoluta all’istruzione e la cultura, come un indirizzo costante. Continuerò pertanto a tutelare concretamente queste azioni in modo concreto, senza fermarmi”.
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