Uscendo dal nuovo ingresso dell’ospedale di Ponte a Niccheri si rimane colpiti dallo stato di manutenzione del verde del giardinetto antistante.
Che, nell’idea di chi lo ha progettato, doveva presumibilmente essere un punto di sosta, dotato di panchine e tavolini in legno, sia pure ancora “poco” utilizzato.
Infatti, oltre alla posizione non troppo felice, limitrofa al fosso a cielo scoperto, al rumore della viabilità, al sole battente dei mesi estivi ed altre amenità, si aggiunge una folta vegetazione spontanea che, invece, sembra ben apprezzare il luogo.
Premesso che chi ha necessità di frequentare l’ospedale ha ben altri motivi per essere preoccupato, nel suo piccolo anche questo è un segno di come gli interventi di “maquillage” esauriscano in breve il loro scopo.
Basta infatti guardare lo stato della facciate con i ferri di armatura in vista, a dimostrare il degrado del tempo senza peraltro essere mai state oggetto di interventi di conservazione.
In sintesi rinnova rinnova la considerazione che la manutenzione “non paga” in termini di immagine, essendo vista solo come un costo.
E l’Italia, purtroppo, di eventi nefasti creati questa negligenza in strutture pubbliche ne è ricca; da questo punto di vista almeno il nostro caso non ci preoccupa…
L.P.
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