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lunedì 30 Giugno 2025
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    Olio, Fedagripesca Toscana: “Resa olive ai minimi storici, fra il 6 e il 10% (contro una media del 12-16%)”

    Il vicepresidente Ritano Baragli: "Il settore ha due problemi strutturali: condizioni climatiche e mancanza di manodopera"

    FIRENZE – “La raccolta delle olive inizia con molte difficoltà: l’andamento climatico non ci favorisce visto che in Toscana ha piovuto tanto, le piante sono cariche di olive che hanno tirato su tanta acqua e la resa al frantoio si è abbassata notevolmente”.

    A dirlo è Ritano Baragli, vicepresidente di Fedagripesca Confcooperative Toscana, a proposito dell’andamento della raccolta delle olive nella regione.

    “Quest’anno – esemplifica – 100 chili di olive stanno rendendo dai 6 ai 10 litri d’olio, mentre di solito rendono dai 12 ai 16 litri. Il rischio è di avere tante olive e poco olio, e non c’è economicità in queste produzioni, in un settore che già soffre quotidianamente per una serie di problemi strutturali”.


    Il grande problema del settore olio in Toscana è la difficoltà a reperire la manodopera – continua Baragli – e in questo senso vanno molto meglio le zone del Grossetano, lungo la costa, dove sono stati piantati oliveti intensivi e moderni in cui si fa la raccolta meccanicamente, con costi molto inferiori”.

    “I dati sono chiari – spiega – una singola persona riesce a raccogliere 2/3 quintali di olive al giorno, mentre con le macchine riesce a raccoglierne dieci volte tante”.

    “I paesaggi collinari della Toscana Centrale e del Mugello però – evidenzia – non permettono di meccanizzare la produzione, dunque è tutto più complesso e col tempo il nostro olio costerà sempre di più perché raccoglierlo è sempre più complesso”.

    I prezzi degli oli Igp all’ingrosso equivalgono all’incirca a quelli dell’anno scorso, ma visto che aumenterà la produzione prevediamo entrate maggiori – riflette Baragli – Quest’anno la qualità dell’olio sarà eccellente e non ci sono stati attacchi della mosca dell’olivo”.

    “L’olificazione maggiore sarà a metà novembre – prevede – ma l’andamento climatico è molto vario quindi cambierà da un luogo all’altro e da una varietà all’altra: siamo fiduciosi per la raccolta di quest’anno, ma speriamo che il clima di novembre ci aiuti”.

    “Avremmo bisogno della tramontana – conclude – del bel tempo e dell’abbassamento delle temperature”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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