GREVE IN CHIANTI – Ci sarà anche una grevigiana doc nelle liste dei candidati al consiglio regionale, alle consultazioni del 12 e 13 ottobre prossimi.
Si tratta di Corinna Verniani, da un anno consigliera comunale (all’opposizione) con la lista civica Immagina Greve, che si è candidata nella lista “Casa Riformista” a sostegno di Eugenio Giani.
“Se non ti piace la politica, cambiala! – è il suo punto di vista – Mettiti a disposizione, offri la tua competenza”.
“Forse – prosegue, rivolta ai cittadini – ci siamo incontrati a Greve in Chianti, dove svolgo con passione il ruolo di consigliera comunale con Immagina Greve, un progetto civico ma dalle solide basi politiche che lo proiettano con fiducia nel futuro”.
“Magari invece – continua – ci siamo incrociati ai tavoli in cui abbiamo promosso i nostri diritti di libertà e di cittadinanza, nei luoghi in cui abbiamo combattuto per la tutela della salute collettiva e per la protezione delle persone più fragili, in contrapposizione a chi diffonde disinformazione e mette a rischio la comunità; oppure ci siamo visti a un concerto o magari nel mondo digitale, che dobbiamo imparare a vivere con consapevolezza”.
“In tutti questi ambiti – dice ancora Verniani – dal più divertente al più impegnato, gli indirizzi e le decisioni politiche svolgono un ruolo decisivo”.
“La politica, per me, non è un mestiere ma un compito – afferma con decisione – è l’impegno quotidiano a fare del mio meglio, ad essere un esempio degno come cittadina e come donna”.
“Questa promessa non cambierà neppure adesso – rilancia – mentre mi candido alle elezioni
regionali del 12 e 13 ottobre. Credo in una Toscana che sappia guardare al futuro, una Toscana che metta al centro la persona, i diritti e la qualità della vita”.
“Per questo – elenca le sue priorità – mi impegno a lavorare per una sanità pubblica forte, accessibile e vicina ai cittadini; una scuola sempre aperta, moderna, equa e inclusiva; una cultura scientifica, digitale ed artistica diffusa e capillare”.
E ancora, “la forte valorizzazione delle competenze e del dato scientifico come base
delle scelte amministrative; una maggiore conoscenza delle disabilità per garantire una vera inclusione; una politica che sappia governare l’invecchiamento della popolazione,
anticipando bisogni sanitari, sociali, di mobilità e residenziali”.
“Per una Toscana – conclude – che vince le paure e non lascia indietro nessuno”.
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