Buongiorno signor sindaco. Le scrivo dandole del lei anche se i rapporti prevederebbero il “tu”. Ma la richiesta formale e pubblica implica una voce istituzionale.
Ogni volta che passo dal cartello in entrata da Siena, vedo quel vergognoso gemellaggio con il paese israeliano di Rosh Pinna.
Solo una “amicizia” con il paese palestinese di Battir.
Per mia curiosità, ho voluto vedere dove fossero queste due località così strettamente legate da questo cordone ombelicale costruito dal nostro comune di San Casciano.
Rosh Pinna, ameno paese a nord del lago di Tiberiade o mare di Galilea. Pochi chilometri dalle alture del Golan annesse da Israele con una guerra con la Siria.
In questo paese ai piedi del monte Meron, la gente vive accanto ad una grande caserma, due rifugi antimissile (bomb shelter), una biblioteca e vari locali.
Battir, Cisgiordania. E sottolineo Cisgiordania (West Bank) e non Palestina, la Palestina non esiste più.
Battir, a 350 metri dal muro eretto da Israele. A 3.518 metri dal check point per entrare o uscire da Israele.
In questo momento gli israeliani stanno distruggendo strade e case. Occupando terreno insieme ai coloni.
Proprio nella West Bank, non a Gaza dove stanno succedendo cose ben peggiori.
I due paesi di cui sopra, sono distanti 142 chilometri in linea d’aria e 157 in linea terra.
Sono distanze che a noi italiani fanno un baffo, ma lì valgono continenti.
Varie domande mi sorgono spontanee, signor sindaco: in che cosa sono accumunati questi due paesi, quali sono i legami da lei voluti e costruiti in questi anni?
Sono ancora attivi? Quali sono state le sue iniziative per mantenere queste amicizie?
Possiamo avere delle testimonianze dal paese di Rosh Pinna su cosa pensano relativamente al genocidio del popolo palestinese da parte del loro governo?
Sempre che sia possibile, potremmo avere delle testimonianze dal paese che vive praticamente sotto quello schifosissimo muro di Apartheid?
Non le sembra che sia giunto il momento di rivedere l’atteggiamento di accondiscendenza verso un gemellaggio così pesante?
Le proporrei un sondaggio popolare online sulla questione.
Un sondaggio aperto ai cittadini di San Casciano che lei amministra (aggiungo egregiamente da un punto di vista locale). Un sondaggio a viso aperto, con nome e cognome. Senza la protezione dell’anonimato.
Le assicuro che, qualunque sarà la risposta, lei avrà la possibilità di vedere che, chi sostiene la sua pervicacia a mantenere questo stato, non proviene dal suo lato.
Umilmente.
Massimo (Igor) Marini
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