CHIANTI FIORENTINO – Immagini straordinarie quelle catturate da Pietro Bartoli e Tommaso Nuti, fotografi naturalisti sancascianesi, ormai specializzati in foto-trappolaggio e animali ripresi nel loro habitat naturale.
Che per la prima volta hanno immortalato nel nostro territorio, nel bosco di un comune del Chianti fiorentino (non saremo più specifici per motivi di protezione massima degli animali) il gatto selvatico.
Esemplari (splendidi) di Felis Silvestris, che emozionano e stupiscono. Dei quali, per la prima volta, viene confermata la presenza anche nel Chianti fiorentino.
“E’ un animale difficile da intercettare – ci racconta Pietro Bartoli, mercatalino, 37 anni, guida ambientale e fotografo naturalista – Posiziono foto trappole da anni, e non mi era mai accaduto”.
“Poi – prosegue – era l’ottobre del 2024 quando l’ho intercettato per la prima volta, con grande emozione. Avevo qualche dubbio, perché non è facile da trovare: ma ha caratteristiche ben precise per differenziarlo da un gatto domestico, l’ho mostrato a molti esperti che, dalle immagini, hanno confermato”.
“Quindi ho iniziato a stargli dietro – continua, spiegandoci come si è arrivati a queste immagini meravigliose – a piazzare le foto-trappole per seguirlo. E dopo mesi di appostamenti, a maggio, l’ho fotografato con la Reflex Trap, una vera macchina fotografica piazzata nel bosco. Era lo stesso, cresciuto”.
“Ho quindi chiamato Tommaso Nuti – riprende – amico e collega. Lui ha fotografato una mamma con un cucciolo: sappiamo quindi anche che si riproducono”.
“Ci piaceva farlo sapere – aggiunge – perché nelle nostre zone non era mai stato segnalato: la nostra è la prima prova ufficiale. E perché le persone conoscano anche questa meraviglia, da tutelare e salvaguardare, presente nei nostri boschi”.

“Dall’aspetto esteriore – ci spiega ancora Pietro Bartoli – è a tutti gli effetti un Felis Silvestris. Certo, per essere sicuri al cento per cento andrebbero fatte le analisi genetiche. Il che, ovviamente, è difficile: andrebbero trovati gli escrementi, o dei peli, ma è quasi impossibile per questo animale”.
“Ne ho parlato già anche con Tommaso – anticipa – Appena possibile vorremmo ricominciare a seguire questi gatti, per vedere se è una popolazione importante, quanti esemplari ci sono, come stanno…”.
“Che rischi corre con i predatori? Sull’interazione lupo-gatto selvatico è difficile da dire: c’è troppo poco materiale sul tema – conclude Bartoli – Ma il gatto selvatico ha le sue buone strategie per sfuggirgli”.
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