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lunedì 24 Novembre 2025
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    Carapelli ha festeggiato i suoi 30 anni nello stabilimento della Sambuca: “Eccellenze italiane e legame territoriale”

    Una realtà, quella sambuchina, con 132 dipendenti diretti, 82% dell’area Firenze-Siena, 40% di occupazione femminile

    SAMBUCA (BARBERINO TAVARNELLE) – Questa mattina, lunedì 24 novembre, alla presenza delle autorità locali e di numerosi ospiti, si sono celebrati i 30 anni di attività dello stabilimento di Carapelli Firenze alla Sambuca (Barberino Tavarnelle).

    “L’azienda – è stato spiegato – fondata nel 1893 e da sempre sul territorio toscano, è cresciuta grazie all’intuizione del potenziale dell’olio extra vergine per il mercato. E’ stata, infatti, la prima azienda a portare l’olio extra vergine confezionato sullo scaffale. E lo stabilimento di Tavarnelle è la testimonianza del percorso di sviluppo attraverso una innovazione che rispetta la tradizione e interpreta l’evoluzione del consumatore”.

    “L’impianto di Tavarnelle – è stato ricordato – completamente digitalizzato e con moderne tecnologie di gestione e conservazione dell’olio, ha una capacità produttiva di oltre 100 milioni di litri l’anno e otto linee di confezionamento; serve sia il mercato italiano (40%) sia l’export (60%) con destinazione Europa, USA, Canada e altri mercati emergenti”.

    Una realtà, quella sambuchina, con 132 dipendenti diretti, 82% dell’area Firenze-Siena, 40% di occupazione femminile, un terzo delle forniture di materiali e servizi è toscano.

    “Essere qui oggi a celebrare i 30 anni di questa dimora dell’arte olearia è, oltre che un orgoglio, una responsabilità verso il futuro: della comunità, della categoria olio, del marchio e del consumatore. Per questo, grande parte del nostro impegno è rivolta alla ricerca e innovazione e alla valorizzazione della filiera italiana”: così Bruno Seabra, general manager di Carapelli Firenze, nell’aprire i lavori della giornata.

    Presente anche il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. Che ha ricordato come “l’olio toscano affonda le sue radici nella storia della cultura nazionale ed in questo senso Carapelli ha dato ancora più forza e capacità di diffusione ad un prodotto iconico che ci rappresenta nel mondo. I 30 anni di Carapelli a Barberino Tavarnelle dimostrano la ricerca costante di innovazione, qualità ed occupazione”.

    Momento centrale dell’evento è stata la tavola rotonda dal titolo evocativo “Territorio e impresa: l’alleanza vincente” a cui hanno contribuito rappresentanti dell’azienda, delle istituzioni, della filiera e degli organismi di certificazione.

    Il dibattito si è aperto con un focus sugli aspetti occupazionali e sull’importanza delle professionalità del settore e dello sviluppo dei talenti, area in cui l’azienda ha investito molto per la propria crescita e per un positivo impatto sociale.

    Come sottolineato da Silvia Donnini, Legal, HR e Relazioni Istituzionali, “da sempre crediamo molto nel valore delle persone, come motore di sviluppo. Io ne sono testimonianza diretta perché i 30 anni di questo stabilimento sono anche i miei 30 anni di vita professionale. Sono altresì orgogliosa di far parte del 40% di donne che lavorano oggi in Carapelli Firenze”.

    La discussione si è poi concentrata sul valore degli accordi di filiera, “di cui Carapelli Firenze è stata precursore – si è detto – per trasformare il settore e favorirne una evoluzione sostenibile, in piena coerenza con gli obiettivi del Piano Olivicolo Nazionale”.

    Si sono alternati gli interventi dei presidenti di Confagricoltura Toscana, Carlo Bartolini Baldelli, e di CIA Toscana Centro, Sandro Orlandini, che hanno posto l’accento sull’importanza “del dialogo all’interno della filiera e della esperienza maturata da diversi anni con Carapelli che si è tradotta nella valorizzazione dell’olio 100% italiano”.

    A conferma della strategia di sostenibilità aziendale, Daniele Lucchetti di Bureau Veritas ha ricordato che lo stabilimento di Carapelli è stato il primo in Italia ad ottenere la certificazione “zero rifiuti”, confermata per il terzo anno consecutivo, che attesta che oltre il 95% dei rifiuti prodotti viene reimmesso nella catena del riciclo.

    L’evento, che ha visto anche la partecipazione di Stefania Saccardi, presidente del Consiglio regionale e di Dario Nardella, componente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, si è concluso con i ringraziamenti di Cristóbal Valdés, Ceo gruppo Deoleo, che ha confermato “il ruolo di Carapelli Firenze nel piano strategico di sviluppo del gruppo in Italia e nel mondo”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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