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mercoledì 26 Novembre 2025
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    Castelnuovo B.ga, il vicesindaco Francini racconta un episodio avvenuto in Comune: “Guardare alle persone con umanità”

    "Ci sono situazioni che chiedono di andare oltre gli schemi tradizionali, oltre il “non spetta a noi”. Quello che hanno fatto i nostri dipendenti comunali è valore pubblico nella sua forma più alta"

    CASTELNUOVO BERARDENGA – Ha voluto rendere pubblico questo episodio per aprire un velo sull’umanità che si respira nelle amministrazioni comunali. Per dare il giusto risalto a chi fa un passo in più, lavorando nella comunità, per la sua comunità.

    E’ il vicesindaco di Castelnuovo Berardenga, Cesare Francini, a raccontare quanto avvenuto in Comune nei giorni scorsi.

    “Voglio raccontare un episodio – inizia – che, credo, rappresenti nel modo più autentico cosa significhi davvero essere al servizio della comunità”.

    “Una nostra concittadina affetta da patologie – entra nello specifico – che vive da sola con la figlia minorenne, si è trovata improvvisamente in una seria situazione di difficoltà a causa dell’interruzione dell’energia elettrica (disalimentazione programmata per manutenzione sulla rete)”.

    “L’assenza di riscaldamento l’ha profondamente agitata – continua Francini – e ha avvertito che il suo stato di salute stava gravemente peggiorando. Così ha preso il telefono e ha contattato i soccorsi e i nostri uffici (ritenendo probabilmente che l’interruzione fosse un problema di competenza del Comune). In quel momento, più che una spiegazione tecnica, aveva bisogno di qualcuno che la ascoltasse e potesse intervenire concretamente”.

    “La telefonata – racconta ancora – è stata presa dal nostro ufficio tecnico – lavori pubblici. Non era una situazione semplice, non rientrava nelle competenze classiche d’ufficio, eppure non c’è stato un attimo di esitazione. I nostri tecnici, insieme agli operai, hanno caricato un generatore sul pick-up di servizio e si sono diretti dalla signora. Non sapevano cosa avrebbero trovato, ma sapevano che una persona aveva bisogno”.

    “Quando sono arrivati – dice – si sono trovati davanti una situazione complessa, che chiedeva sensibilità e coordinamento. Non si sono tirati indietro: hanno chiamato il medico curante, coinvolto l’assistente sociale, e uno di loro si è messo in macchina per andare alla scuola superiore a Siena a prendere la figlia per portarla dalla madre”.

    “Nel pomeriggio, quando sono rientrati in ufficio, erano ancora piuttosto scossi – sottolinea – Eppure non si sono fermati: hanno continuato a fare telefonate, hanno lasciato un contatto diretto alla figlia per qualsiasi necessità, a coordinarsi con il medico, con i referenti di E-Distribuzione e con chiunque potesse dare una mano. Piccoli gesti, sì, ma a volte sono proprio quelli a cambiare il corso delle cose”.

    “Non dirò altro – aggiunge – nel rispetto della riservatezza ma so una cosa: se quei dipendenti comunali si fossero limitati al proprio mansionario, oggi racconteremo forse una storia diversa, probabilmente più triste”.

    Poi specifica che “viviamo in una comunità che, pur essendo abbastanza piccola e unita, ha al suo interno alcune situazioni che spesso non vediamo finché non ci toccano da vicino. Situazioni che chiedono di andare oltre gli schemi tradizionali, oltre il “non spetta a noi”. Quello che hanno fatto i nostri dipendenti è valore pubblico nella sua forma più alta: la capacità di trasformare un ruolo in un atto di umanità”.

    “Per me, questo è il vero significato del servizio pubblico – afferma con decisione – sentire il bisogno degli altri come se fosse il proprio, agire quando qualcuno ti chiama perché non può aspettare, prendere decisioni non solo con la testa ma anche con il cuore”.

    “Per fortuna – conclude – abbiamo dipendenti che sanno porsi una domanda fondamentale: “Se non lo faccio io, chi lo farà al mio posto?”. E che sanno guardare alle persone con umanità, prima ancora che con ruolo e competenze. Grazie a chi lavora così. Grazie a chi, con gesti silenziosi e autentici, ci riconcilia un po’ con il mondo”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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