BARBERINO TAVARNELLE – Domenica 21 dicembre, in occasione dell’ultima giornata di donazione del 2025, si sono tenute le elezioni per il rinnovo del Gruppo Fratres Tavarnelle, giunto al suo 51esimo anno di attività.
Tanti donatori, molti dei quali venuti appositamente, hanno espresso le loro preferenze, dimostrando anche attraverso la votazione (oltre che con il generoso gesto di donare il sangue) di avere particolarmente a cuore l’associazione.
Sono stati riconfermati per il prossimo mandato quadriennale Pietro Santagati, Juri Bonaccini, Massimo Chiostrini, Mariano Nencini, Florio Conti, Federico Minio, Laura Pacciani e Lucia Pruneti.
Ai membri “storici” si sono affiancate tre new entry (Leonetto Conti, Elena Ramerini e Matteo Corti), a cui il Gruppo ha già dato un caloroso benvenuto.
Con questo rinnovo si è verificato un cambiamento epocale: Giovanni Biagi, vera e propria istituzione del Gruppo Fratres Tavarnelle, del quale è stato consigliere per cinquant’anni e presidente per quarantuno, ha deciso di non ricandidarsi e di lasciare spazio alle nuove leve.
Il “Biagino” (questo è praticamente il suo “secondo nome”) ha dedicato tutta la vita al mondo del volontariato, servizio per il quale nel 2011 è stato insignito del premio “Il Passignano”.
Seppur a malincuore, domenica scorsa ha salutato i consiglieri, ormai amici, brindando al passato e al futuro.
E loro ci tengono a ringraziarlo per l’enorme impegno profuso: “Il Gruppo non sarà più lo stesso senza Giovanni”, dicono non senza malinconia.
“Ha vissuto tutte le fasi, dalla nascita allo sviluppo dell’associazione – aggiungono – Ha assistito e partecipato a importanti cambiamenti, verificatisi soprattutto negli ultimi vent’anni, come l’accreditamento del 2015”.
“Non si può spiegare quello che ha fatto per il Gruppo – proseguono – né la passione e la dedizione con cui ha operato. Sempre attento e previdente, spaziava dalle cose pratiche (ha montato lui l’armadio nell’ufficio) fino all’attività di coordinazione”.
“Inoltre – concludono i consiglieri – il suo contribuito non si esauriva in occasione delle giornate di raccolta e delle riunioni, ma andava oltre: è stato un grande promotore della donazione”.
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