PANZANO (GREVE IN CHIANTI) – Sarà una riedizione del premio che si è tenuto dal 1961 al 1985 oppure delle passate edizioni conserverà solo il nome "Premio Panzano"? Alfonso Sassolini ripropone l'evento artistico con una esposizione di opere nell'Orto Sassolini, il grande giardino della sua casa, in via Giovanni da Verrazzano 71, a Panzano in Chianti, una dimora storica della famiglia, ereditata dalla nonna Petrucci, che nel 1830 fu inaugurata nientemeno che dal Granduca di Toscana.
Alfonso Sassolini, psicoanalista, è nato a Firenze 75 anni fa e con Panzano ha sempre avuto un rapporto speciale tanto che ancora oggi passa gran parte dell'anno a Casa Sassolini, dove ha una biblioteca di oltre quattromila volumi antichi che sta facendo catalogare e dove lui dice: "leggo e scrivo".
"Ho pensato questo evento come se fosse il numero zero della nuova edizione del Premio Pittura Panzano – dice Sassolini-, che vorrei riprendere ufficialmente il prossimo anno. L'idea ha ricevuto consenso negli artisti che saranno presenti con le proprie opere e spero che siano in tanti i visitatori della mostra".
Casa Sassolini
"Quest'anno non ci saranno giurie e premiati ma sarà una iniziativa per sentire un po' di ugge, per capire se c'è l'interesse anche delle istituzioni alla ripresa di un appuntamento artistico che, ai tempi, ha avuto successo ed è stato frequentato da artisti famosi e stimati. Tutti i suggerimenti e le proposte – conclude Sassolini – sono le benvenute".
Saranno quindi opere di pittura, scultura e fotografia, presentate da una ventina di artisti, a propria scelta, a riempire i viali dell'Orto Sassolini nei giorni da venerdì 15 a domenica 17 settembre prossimi, in concomitanza con l'edizione di Vino al Vino, la kermesse dei viticoltori panzanesi.
Esporranno i pittori: Gianni Bandinelli, Catherine Bercusson, Fabio Castellacci, Marina des Tombes, Carlo Fagiani, Tosca Linda, Diana Manni, Letizia Mannucci, Maristella, Renato Miliani, Tomaso Nelly, Roberto Nevini, Paola Ricucci, Chiara Righi; gli scultori Gaia Bernalotti, Maura Cabboi, Matteo Camiciotti Farkas e la fotografa Susi Rossini.
La mostra resta aperta ancora oggi, 17 settembre, fino alle 20.
di Daniela Doddoli
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