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giovedì 28 Marzo 2024
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    Incredibile: la nuova società proprietaria di Sacci annuncia 32 licenziamenti

    Sindacati e lavoratori in rivolta: "Una follia. Devono ritirare immediatamente la procedura"

    PASSO DEI PECORAI (GREVE IN CHIANTI) – Un fulmine a ciel sereno. Un dramma che arriva senza preavviso. Anzi, mentre si aspettava il 18 ottobre, quando era stato fissato un incontro fra sindacati e azienda per programmare il futuro.

     

    La Cementir-Sacci, nuova proprietaria dello storico cementificio di Testi, ha annunciato una procedura di licenziamento per 83 persone a livello nazionale. E 32 verranno licenziate proprio qui.

     

    "Una follia – dice Alessandro Lippi, di Fillea Cgil, che insieme a Filca-Cisl e Feneal-Uil ha subito dato vita a un'assemblea straordinaria nel cementificio – Una devastazione per questo polo: parliamo di 32 su 90 addetti, di una procedura di mobilità per licenziare 32 persone".

     

    "A livello nazionale – racconta Lippi – avevamo una fatto una richiesta di incontro. Il 18 ottobre è in programma: era stato fissato per parlare di piano industriale, di investimenti. La prima volta che ci saremmo visti ufficialmente. Per adesso nessuno ha sfissato questo data, ci andremo ovviamente con altro spirito, altri obbiettivi e tanta rabbia".

     

    "Un fulmine a ciel sereno? Assolutamente sì – risponde Lippi – Cementir si era presentata dicendo che non avrebbe toccato l'occupazione e che ci sarebbe stato bisogno di investire in tal senso. Hanno fatto i furbi: a L'Aquila i lavoratori si sono battuti allo sfinimento per fargli avere la concessione della miniera, una battaglia alla fine della quale si sono ritrovati con i licenziamenti".

     

    "Non siamo d'accordo sulla riduzione del personale – annuncia Lippi – e non saremo d'accordo su eventuali esternalizzazioni. Abbiamo già programmato per la giornata di oggi lo sciopero delle ultime quattro ore della produzione, il blocco degli straordinari. Ci riserviamo ulteriori iniziative di sciopero e porteremo la questione ai livelli istituzionali con Comuni e Regione".

     

    "Prima del 18 ottobre? Le vorremmo vedere prima e anche dopo – dice Lippi – E' probabile che una chiacchierata con i sindaci la faremo prima, con la Regione un minuto dopo l'incontro del 18. Il 19 abbiamo convocato un'assemblea straordinaria in cui, in base a quello che sarà successo, annunceremo quel che faremo".

     

    La linea è quella dello scontro. Durissimo: "Questa procedura aperta è inaccettabile e ne chiediamo il ritiro immediato. Noi vogliamo ragionare di lavoro".

     

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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