CHIANTI SENESE – Nelle immagini vedete i contesti, inaccettabili, in cui vivevano gli operai agricoli coinvolti nell'inchiesta per presunto caporalato, che giovedì 16 marzo ha visto un grande dispiegamento di forze nelle campagne del Chianti Senese.
# ARTICOLO / Lavorano nelle nostre vigne, vivono in condizioni indegne: operazione anti caporalato
Tre i comuni coinvolti: Castellina in Chianti, Radda in Chianti, Castelnuovo Berardenga. Per adesso nessun arresto, ma sui due turchi che guidavano la cooperativa seguita per settimane dai militari gravano pesanti sospetti.
INDEGNE – Queste le loro condizioni di vita
Sono state 50 le persone identificate, lavoratori che ogni giorno venivano portati nei campi con furgoni e pulmini. E poi, a sera, riportati in vere e proprie stamberghe.
In tutto sono stati cinque gli immobili sgomberati: anche i proprietari di questi immobili verranno sentiti. Rimane difficile pensare che potessero non sapere in quali condizioni vivevano le persone stipate in quelle mura.
IL BLITZ Dei carabinieri
Per adesso invece nessun indizio a carico delle aziende che si giovavano della manodopera: così come accadauto mesi fa nel Chianti (a parte il caso delle Cantine Coli) per altre aziende coinvolte in una medesima inchiesta nel Chianti fiorentino, il pagamento della cooperativa risulterebbe in regola e secondo le tariffe di mercato.
E che le stesse aziende fossero all'oscuro delle condizioni di lavoro e di vita di queste persone.
di Matteo Pucci
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