SAMBUCA (TAVARNELLE) – Hanno rischiato la vita due coniugi residenti in via Leonardo Da Vinci, nella frazione tavarnellina della Sambuca, dopo che il piccolo borro che raccoglie le acque della collina è tracimato riuscendo a spalancare il cancello e invadere il giardino.
"Siamo scesi in garage, quando improvvisamente abbiamo visto salire l’acqua – racconta la signora al Gazzettino de Chianti con la paura ancora negli occhi – sono stati pochi secondi, improvvisamente si sono sollevati gli attrezzi da giardinaggio come se fossero fuscelli, un compressore è andato a sbattere nella gambe di mio marito, mentre un mobile gli è caduto addosso".
"Mi sono messa a gridare – dice ancora – l’ho agguantato e sono riuscita a trascinarlo per le scale, mentre l’acqua irrefrenabile saliva. Siamo vivi per miracolo!".
Sul posto, rimasto tra l’altro senza corrente elettrica, sono arrivati i vigili del fuoco da Firenze, che con un'idrovora sono riusciti a “ributtare” nel fiume Pesa, l’acqua del garage.
Situazione altrettanto difficile per i residenti del centro della Sambuca, il paese più colpito dalla bomba d'acqua del pomeriggio del 5 giugno. In particolare via Senese, dove l’acqua è riuscita ad entrare nonostante qualcuno, viste le pessime condizioni atmosferiche, si fosse premunito di mettere delle assi alle porte.
A poche centinaia di metri altro disastro: ancora una volta un piccolo borro è tracimato riuscendo a scardinare la recinzione di un'azienda. "Una cosa inaudita, mai vista prima" ci ha raccontato un volontario de “La Racchetta” di Tavarnelle, prontamente intervenuta, che con la Jeep ci ha portato a documentare quanto avvenuto.
Naturalmente sul posto anche la polizia municipale di Tavarnelle e Barberino, oltre ai volontari della Protezione Civile. Alcuni anche arrivati in aiuto da San Casciano. Con il sindaco Sestilio Dirindelli e il vicesindaco David Baroncelli sul "campo".
"Grazie anche all'intervento di Quadrifoglio – spiega Baroncelli – siamo riusciti a dare una prima pulita, mentre lo svuotamento di cantine e garage è quasi terminato. Impressionante la quantità d'acqua caduta, nell'ordine di 50mm in pochi minuti: ho visto garage di 17 metri quadri con un metro d'acqua dentro".
"Domattina – ha concluso – torneremo al lavoro sul paese. Poi cercheremo di capire se e quali danni sono stato causati nella zona industriale".
Anche a San Casciano non sono mancati i disagi: la più colpita la frazione del Bargino, dove sono stati alluvionati appartamenti e, in parte la scuola, accanto alla quale passa un borro. Se stavolta hanno retto bene i fiumi, la causa dei danni va infatti attribuita ai cosiddetti “corsi minori”: che come abbiamo potuto constatare sono da prendere in seria considerazione.
di Antonio Taddei
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