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    Le annuncia in una durissima lettera: che ripercorre i tanti passaggi che gli fanno dire basta

    IMPRUNETA – Non è stato un fulmine a ciel sereno, perché dopo l'annullamento della Festa dell'Uva del 29 settembre in molti avevano toccato con mano l'amarezza del presidente dell'Ente Luca Gasparri.

     

    Ma leggere così, nero su bianco, la lettera di dimissioni (che vi proponiamo qui sotto in forma integrale), fa davvero male. Quel che pensa Il Gazzettino del Chianti di Luca Gasparri, della sua presidenza dell'Ente Festa dell'Uva, lo esprimerà in giornata nell'editoriale del direttore.

     

    Impruneta, 18 ottobre 2013

     

    Al Sindaco, ai Presidenti dei Rioni, all'Ente Festa dell'Uva,

     

    la Festa dell'Uva rappresenta per me una passione ed un momento bellissimo nella vita di questo paese. Una Festa unica con una forte aggregazione da parte delle persone di qualsiasi età che lavorano insieme alla costruzione del carro, oltre che un'esperienza culturale che arricchisce ogni generazione.

     

    Devo purtroppo dire una Festa con un grosso limite che viene dai Rioni stessi, incapaci di pensare all'insieme ed allo sviluppo, ma solo al singolo ed al proprio colore, spesso cercando di danneggiare gli altri in ogni modo e con ogni mezzo.

     

    Sono diventato presidente dell'Ente Festa dell'Uva, fra mille polemiche in quanto Presidente anche del Rione Pallò, credendo fortemente nel progetto di maggiore aggregazione dei Rioni e con la ferma convinzione che questa figura non debba essere retribuita, come avveniva in passato, in quanto è rappresentativa di tutti quei rionali che si autotassano per far si che la Festa dell'Uva si svolga.

     

    Allora, nelle accese discussioni, mi venne esplicitamente detto: "perché non lo fai tu?". e così è stato dal 2008. In questi anni da presidente dell'Ente ho incontrato di volta in volta sempre maggiori difficoltà nel portare avanti l'organizzazione della manifestazione, non legate solamente alla mia appartenenza rionale, ma anche alla considerazione che si ha della Festa stessa.

     

    Ne è esempio palese l'incidente alla panchina. Alcuni uffici comunali, allora e tutt'ora, stanno facendo di tutto per attribuire le responsabilità del cedimento all'Ente Festa dell'Uva, da cui anche al mancato risarcimento ai sinistrati.

     

    Le continue richieste di denunciare il sinistro come Ente mi indussero a richiedere al Comune l'accesso agli atti e nei documenti consegnati mancava, probabilmente per pura casualità, un documento fondamentale, la relazione di un tecnico dipendente del Comune, che attribuiva all'Ente tutte le colpe dell'accaduto. Il documento mancante mi è stato poi consegnato dopo diversi mesi in quanto era stato smarrito!!!.
     

     

    Ripenso anche alla vicenda dello spostamento forzato della sede del Pallò ed alla lunga vicenda giudiziaria discussa nelle aule del tribunale a livello penale.
     

     

    A questo punto credo sia legittima e doverosa una riflessione, interessa davvero la Festa all'Amministrazione? C'è qualche ufficio che non la vuole? Interessa davvero promuovere il territorio attraverso una Festa così importante come la Festa dell'Uva o no?

     

    Quello delle sedi rionali è un argomento discusso nelle sole tornate preelettorali da 15/20 anni ma i passi concreti sono stati davvero pochi. Devo dire per correttezza che Alessio e la sua Giunta si  stanno interessando in maniera diversa ed importante alle sedi ed anche alla vita rionale, molto più di quanto è stato fatto nelle precedenti amministrazioni, e di questo lo ringrazio.

     

    I fatti del 2010 resero evidente che la commissione giuria era dotata di un proprio regolamento che nemmeno loro conoscevano a fondo, con relative e roventi polemiche sull'attribuzione del vincitore di quella edizione.

     

    In quell'occasione venne pesantemente contestando anche l'operato dell'Ing. Bonini, a mio avviso figura fondamentale per la nostra Festa, che ringrazio davvero per il suo operato, per sfavorire qualcuno si è negato la presenza di alcuni articoli del regolamento.

     

    Di conseguenza e con molta fatica abbiamo dovuto apportare nuovamente modifiche il regolamento  formato un regolamento unico per la Festa dell'Uva.

     

    In precedenza si possono ricordare le polemiche sulla somiglianze degli oggetti e quelle sulle musiche, il tutto non finalizzato al bene della manifestazione, ma con il fine di contrastare altri Rioni.

     

    Nell'edizione del 2012 abbiamo fortemente rischiato di non effettuare la Festa per mancanza delle certificazione sulle strutture. Ricordo che il sabato prima della Festa dell'Uva era convocata, come sempre,  la commissione pubblico spettacolo e siamo riusciti a consegnare i documenti solamente verso le  ore 13.00 del giorno prima della manifestazione!!!

     

    Veniamo al 2013 "annus horribilis", edizione nella quale l'Ente si è pesantemente esposto sotto il profilo finanziariamente per la messa a norma di una tribuna, sostenendo una spesa di diverse migliaia di euro. Le polemiche sono iniziate fin dall'inizio di settembre con la variazione della data della cena in piazza.

     

    Senza ombra di dubbio una questione di sensibilità e  di rispetto che non siamo riusciti a far capire ad alcuni rionali. Dopodichè le polemiche hanno interessato la corsa dei carretti. Segue poi lo sponsor del peposo che si ritira il pomeriggio stesso con un sms.

     

    Per il montaggio delle tribune, ci siamo accordati con il Sindaco per iniziare partendo prima dalla tribuna lato comune, lasciando libera la piazza per domenica 22 dove era previsto un convegno dei segretari comunali, ma senza una valida giustificazione i pezzi della tribuna non sono mai arrivati e non è stato possibile procedere e terminare con il montaggio delle struttura per quella data.

     

    L'ultima domenica di settembre il meteo ci ha purtroppo giocato un brutto tiro ma quanto successo rimarca ancora di più quanto detto fino ad adesso, cioè che l'Ente è una scatola vuota con all'interno i quanto Rioni che non conoscono, o non vogliono conoscere, le problematiche e le responsabilità relative all'organizzazione dell'evento, senza nessun interessamento in merito, salvo poi contestare.

     

    Vorrei precisare inoltre che  la scelta di non effettuare la premiazione, oltre che a problemi di sicurezza in piazza Accursio dove si era ormai riversata una grande quantità di persone, è legata alle difficoltà economiche che hanno interessato l'Ente per la messa a norma della tribuna.

     

    Non percependo incasso dalla bigliettazione di piazza, l'Ente non è certamente in grado di erogare i contributi ai Rioni e conseguentemente reputo la facoltà di ripresentare lo stesso carro una decisione sensata che mette i Rioni nella possibilità di avere notevoli risparmi, ribadendo inoltre, da parte mia, la convinzione e la buona fede in tutte le scelte dell'Ente.

     

    Infine la contestazione della domenica dove mi vengono lanciate bottiglie di plastica e proferiti slogan vari, per arrivare al lunedì, dove mi vedo recapitare, al mio telefono personale, vari messaggi, alcuni goliardici ed altri veramente brutti, messaggi che non ti aspetteresti da rionali presumibilmente maturi.

     

    La Festa dell'Uva ha delle potenzialità incredibili, ma perché non svilupparle e migliorarle. Cambiare il regolamento è giusto ma non sarà la soluzione a tutti i problemi. Solamente iniziando a lavorare tutti insieme e nella solita direzione potremo trovare la soluzione dei nostri problemi.

     

    Non avendo raggiunto gli obiettivi che mi ero prefissato rassegno le mie dimissioni da presidente dell'Ente Festa dell'uva, con rammarico, perché ho cercato di unire i quattro Rioni. Sono certo che questa decisione sarà presa da qualcuno come una liberazione e spero che serva a migliorare la festa.

     

    Voglio però invitare chi ha fatto sempre polemica e chi ha sempre protestato a farsi avanti per rivestire, senza compenso,  la carica di presidente dell'Ente Festa dell'Uva, augurandogli di lavorare sempre nell'interesse della Festa e con risultati migliori di quelli conseguiti in questi anni.
     

    Concludo ringraziando per l'impegno profuso e l'importante apporto dato a questa Festa i Presidenti dei rioni, i Vice Presidenti e cassieri, l'Addetto Stampa, i Consiglieri dell'Ente,  Carla, Francesca, Lilliam, Sara, Roberto e Walter.

     

    Luca Gasparri

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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