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venerdì 26 Aprile 2024
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    Due giovani sancascianesi ci raccontano il loro progetto di design davvero particolare

     

     

    Elsa Cresti e Alessio Roscilli: la creatività giovane a San Casciano si è arricchita da questa coppia di designer che, con Coypù, sta lanciando un progetto davvero particolare. Ovvero la creazione di oggetti d'arredamento con oggetti riciclati, in particolare i vecchi pallets (o pancali). Il Gazzettino li ha incontrati.

     

    Elsa e Alessio: chi siete, da dove venite, dove andate…

    "Siamo una ragazza e un ragazzo di 25 anni. Viviamo a San Casciano (Elsa al Calzaiolo e io a Montefiridolfi). Io (è Alessio che parla, n.d.r.) ho lavorato per alcuni anni come elettricista, ma nel frattempo coltivavo una latente passione per la grafica nel mio garage, dedicandomi alla serigrafia e alla realizzazione di T-Shirts. All’improvviso ho capito che il design era la mia vera passione e ho deciso di seguirla. Mi sono licenziato e ho cominciato a frequentare, grazie ad una borsa di studio, l’Accademia d’Arte e Design Leonetto Cappiello di Firenze, dove mi sono diplomato in Visual Design e ho frequentato un Master in Grafica Editoriale. Da qualche mese  lavoro come grafico presso Coli spa".

     

    Ed Elsa?

    "Elsa invece, spirito creativo fin dalla nascita, amante della fotografia, della cucina e del design, attualmente lavora come grafica pubblicitaria presso l’agenzia di comunicazione Diaframma Adv di Calenzano. Laureata presso la facoltà di Disegno Industriale di Firenze con un bel 110 e lode, è costantemente all’ostinata ricerca di una via che le permetta di esprimere appieno la sua infinita creatività e le sue passioni. Accomunati dall’interesse per la grafica, il design, e l’arte in tutte le sue sfumature, abbiamo costruito insieme questo progetto. Purtroppo, come tanti altri nostri coetanei, non sappiamo bene cosa ci riserverà il futuro. Ma nonostante il momento difficile siamo sicuri della voglia di continuare ad inseguire i nostri sogni, perché crediamo che ci sia ancora la possibilità per noi giovani di costruire un futuro migliore senza rinunciare alle proprie passioni".
     

    Raccontateci il progetto Coypù.

    "Il progetto Coypù nasce dalla volontà di riciclare creativamente oggetti in disuso e pallets (meglio conosciuti come pancali). Lo scopo è quello di dare nuova vita a quegli oggetti che molto spesso rimangono nelle cantine ad ammuffire, e che invece possono avere un secondo uso se visti in maniera diversa. Le creazioni Coypù sono realizzazioni artigianali particolari e uniche, dalle tinte vivaci e fluo, create con materiali di riciclo nel rispetto della natura, vernici e finiture ecologiche".

     

    Dove vi "rifornite" di materiale? Cosa prendete di solito?

    "Diciamo che il materiale si trova ovunque!! Nel senso che ogni luogo può riservarci qualche sorpresa. Troviamo oggetti interessanti nelle cantine, negli scatoloni in soffitta, o più semplicemente vicino ai cassonetti o nei cantieri edili, dove spesso recuperiamo pallets ed assi di legno in buono o cattivo stato. Spesso ci è capitato di trovare alcune cose anche nei boschi intorno a casa. Purtroppo sono ancora molte le persone che preferiscono scaricare i rifiuti dove capita, piuttosto che negli appositi centri di smaltimento. E sono tanti gli oggetti che ci interessano: pallets, assi o pezzi di legno, vecchi mobili ed imbottiture, lampade, paralumi, pentole, cassetti, pomelli… Ci fermiano qui perché la lista potrebbe essere lunghissima. Diciamo che qualsiasi cosa può tornare utile, se vista in maniera diversa".

     

    Quale il momento più esaltante nel vostro lavoro?

    "Amiamo il momento in cui concludiamo i progetti. A lavoro ultimato vediamo come può cambiare un vecchio oggetto logoro o ormai in disuso. La creazione Coypù trova un’altra vita, un’altra funzione, un altro valore. Ma anche vedere che le persone si soffermano sui nostri lavori, li apprezzano e si complimentano con noi ci riempie di gioia. E’ bello vedere che le nostre creazioni attirano l’attenzione della gente".

     

    Come in qualsiasi altro settore lo scoglio importante è quello della commercializzazione: voi come pensate di superarlo?

    "In questo momento stiamo cercando di far conoscere alla gente il nostro progetto, ma non è semplice. Per il momento esponiamo le nostre creazioni nei mercatini e a breve proveremo a commercializzarle anche in rete. Le risorse maggiori sono su Internet, anche per la pubblicità: abbiamo creato una pagina su Facebook che ha raggiunto 111 mi piace in pochissimo tempo, e ci sono moltissimi siti web che offrono buoni servizi e ottime possibilità a chi come noi ha la passione per l’handmade. Stiamo inoltre pianificando di apre un sito web tutto nostro".

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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