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giovedì 28 Marzo 2024
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    Bianchi: “Ragionare su programmazione, impianti vecchi, sviluppo e sicurezza. Altrimenti…”

    IMPRUNETA – "Programmazione, obsolescenza, sviluppo e sicurezza sono gli elementi che ruotano sinergicamente attorno ad una domanda: potevamo evitare che il fiume esondasse?".

     

    A chiederlo è Francesco Bianchi, consigliere comunale del MoVimento 5 Stelle di Impruneta, in seguito agli eventi di lunedì 21 ottobre.

     

    Poi si dà sub ito la risposta: "Probabilmente no, ma se fortunatamente il fiume non ha causato danni ingenti e perdite importanti, l'accaduto deve fare riflettere su questi temi".

     

    Poi ricorda che "gli eventi di questi ultimi giorni, legati a precipitazioni intense, hanno causato l'esondazione del fiume Greve, specificatamente nella zona del parcheggio temporaneo di Tavarnuzze (nella foto sopra, pubblicata da Daniela Ceseri sul gruppo Facebook Impruneta 2013) e nella zona produttiva "Company", (nella frazione dei Bottai). Inoltre si è verificata l'interruzione in diverse zone dell'erogazione di luce e acqua".

     

    "Sono quindi a fare – dice Bianchi – una ragionevole analisi su alcuni temi che, se per alcuni possono sembrare slegati, per me sono da trattare con una visione d'insieme, cosa che purtroppo ad Impruneta spesso manca".

     

    Parte dalla programmazione: "Si poteva magari evitare di costruire un parcheggio seppur temporaneo sul greto di un fiume a favore forse di un'area (Poste di Tavarnuzze?) di sosta permanente, certamente più comoda e sicura".

     

    Capitolo due: "L'obsolescenza delle linee elettriche a bassa e media tensione e delle condutture dell'acqua, con una manutenzione più controllata o con investimenti non più procastinabili da parte dei gestori (Enel e Publiacqua) è un argomento che deve essere messo in discussione e non rimandato, per non arrivare ad una situazione ben più grave della giornata di stop delle forniture".

     

    E ancora, "lo sviluppo delle attività produttive non può e non deve ancora attendere. Non può essere fatto in zone "sotto livello fiume" ove persone e cose sono costantemente minacciate da reali pericoli. Tutti sappiamo che le imprese generano lavoro, gettito fiscale, sviluppo. Aiutiamo le aziende a lavorare meglio e in zone adatte".

     

    Infine, "la sicurezza, che lega tutti gli argomenti e che è prioritaria e deve essere garantita. Non con verifiche meramente cartografiche o procedurali, ma con programmazione, con piani di verifica sul territorio e di intervento in caso di avversità calcolate e non".

     

    "Questo – conclude Bianchi – non per una strumentale polemica politica ma per ricordare all'amministrazione (e direi a maggioranza e opposizione) che se vogliamo davvero ritornare a ragionare, lo si faccia confrontandosi e mettendo in campo ognuno la propria lungimiranza, passione e competenza. Per vivere ed amare un territorio bellissimo e ricco di risorse, che aspettano solo di essere valorizzate, promosse, scoperte".

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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