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sabato 28 Giugno 2025
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    Aperitivo sotto le stelle per raccogliere fondi da destinare al reparto oncologico dell’ospedale Santa Maria Annunziata

    Giovedì 3 luglio al Crc di Antella. I fondi saranno utilizzati per l’acquisto di un visore per la realtà virtuale da utilizzare durante la cura Oncologica

    ANTELLA (BAGNO A RIPOLI) – Un aperitivo sotto le stelle per raccogliere fondi da destinare al reparto oncologico dell’ospedale Santa Maria Annunziata, per l’acquisto di un visore per la realtà virtuale da utilizzare durante la cura Oncologica.

    Una serata all’insegna della solidarietà quella organizzata da SCIE (Sul Cammino in Evoluzione), associazione no-profit a sostegno dei malati oncologici, in collaborazione con il Calcit Chianti fiorentino e patrocinata dal Comune di Bagno a Ripoli.

    Prevista per giovedì 3 luglio dalle ore 19.30 presso il circolo Crc di Antella per la quale è richiesta la prenotazione al numero 055621207 o scrivendo a info@scie-aps.it.

    “La realtà virtuale è una tecnologia che genera ambienti simulati tridimensionali, interattivi e immersivi” ci spiegano medici e tecnici.

    “La sua evoluzione – aggiungono – l’ha trasformata da applicazione di nicchia a strumento promettente in diversi ambiti sanitari”.

    “I pazienti oncologici – ricordano – affrontano sfide molteplici, che includono disagio psicologico come ansia e depressione, sintomi fisici quali dolore, stanchezza e nausea, la complessità nel comprendere la propria malattia e il relativo percorso terapeutico”.

    Questi visori sono dispositivi che sovrappongono informazioni digitali all’ambiente reale, indossandoli consentono di esplorare scenari diversi.

    “In questo – ci raccontano ancora medici e tecnici – la realtà virtuale si propone come un approccio innovativo e non farmacologico, offrendo distrazione e promuovendo il rilassamento, migliorando la formazione e facilitando la riabilitazione”.

    “La natura “immersiva” della realtà virtuale – concludono – è un elemento chiave del suo meccanismo terapeutico nei pazienti oncologici, specialmente durante i trattamenti stressanti come la chemioterapia”.

     

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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