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venerdì 25 Aprile 2025
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    Il racconto di Saverio: “Aggredito per strada, minuti terribili mentre un uomo devastava la mia auto”

    E' avvenuto ieri mattina: "Avevo appena lasciato i bambini a scuola, nel comune di Bagno a Ripoli, quando mi sono diretto al lavoro. E ho incrociato quest'uomo su un suv Mercedes..."

    BAGNO A RIPOLI – Ieri mattina, mercoledì 16 aprile, Saverio Rossi, 39 anni, aveva appena lasciato i suoi bambini nelle scuole che frequentano, a Bagno a Ripoli.

    Poi, con la sua Bmw X1, aveva iniziato a percorrere la strada che ogni mattina compie per andare a lavoro a Firenze, in studio (è avvocato).

    “Quando arrivato in viale Amendola, a Firenze – ci racconta – saranno state fra le 8.50 e le 9, mi si è affiancato, per tagliarmi la strada, un grosso suv della Mercedes”.

    “L’uomo che era alla guida – prosegue – avrà avuto una trentina d’anni, e aveva un atteggiamento aggressivo. Mi stava quasi per venire addosso, suonava continuamente”.

    “Ha abbassato il finestrino – continua nel racconto – e inveiva. Io gli ho fatto il segno di pensare ad andare, ma vedevo che si scaldava”.

    “Ti ammazzo, mi diceva – ricostruisce ancora quegli attimi – non mi devi rispondere, urlava. E faceva il segno di tagliarmi la gola. Stava bloccando il traffico, io gli ho rifatto il segno di andare”.

    “A quel punto – riprende Saverio – è sceso dall’auto. Minacciandomi ancora, dicendo ti ammazzo, non mi devi né guardare né parlare”.

    “Poi – sottolinea – ha iniziato a colpire la mia auto. Si buttava addosso con il corpo, e la colpiva con i pugni. Mi ha causato danni per qualche migliaio di euro”.

    “Dagli occhi si vedeva che c’era dell’alterazione – specifica – L’aggressione è durata pochi minuti: avevo appena provato a fare una chiamata, alle 8.55. Alle 9.02 mi hanno richiamato, e lui era ripartito”.

    “Cosa ho fatto quando è sceso? Mi sono chiuso dentro la mia auto – risponde Saverio – e non gli ho dato adito. Di gente svitata che offende, per strada, mi era capitata. Ma così mai. Per tutta la mattinata sono stato sotto choc, pensando che prima avevo con me i bambini”.

    “Ho preso il numero di targa – conclude – e ieri ho sporto denuncia presso la Stazione dei carabinieri di Grassina (sarà seguito dall’avvocato Francesco Sticchi di Greve in Chianti, n.d.r.). L’ho fatto perché lo ritengo doveroso, e per i danni gravi alla mia auto”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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