Mai nella storia della Fratellanza Popolare di Grassina si era andati al rinnovo delle cariche sociali (avverrà domenica 5 maggio) con un clima pesante come quello di quest'anno.
Un clima che nasce da lontano, da dissidi interni, esplosi clamorosamente nelle ultime settimane con il lavoro della commissione elettorale che ha avuto il compito di indicare i candidati alle elezioni. Un lavoro contestato violentemente da alcuni volontari.
Che alla vigilia del voto hanno diffuso un volantino che lancia pesanti accuse sull'attuale gestione della Fratellanza Popolare grassinese. Lo hanno chiamato "Appello ai grassinesi".
"Che succede alla Fratellanza Popolare di Grassina? – si legge nel volantino – Dai giorni avrai letto varie notizie sui giornali ma forse non siamo stati abbastanza chiari. Siamo a scusarci per il disagio che abbiamo creato ma non abbiamo trovato altro modo per denunciare quello che sta accadendo".
"Sappiamo – si legge ancora – quanti sforzi avete fatto, partendo dai mattoncini, per costruire quella nuova grande sede (in via Spinello Aretino, n.d.r.). E quindi non possiamo restare in silenzio. Il valore della democrazia, che è dentro di noi e che in base all'articolo 3 dello Statuto è principio fondante dell'associazione, è stato calpestato dalla commissione elettorale che, senza alcun potere, ha escluso due soci dalla lista per il rinnovo del consiglio".
"E neppure il presidente – rilanciano – quale garante dello Statuto, sta vigilando sulla regolarità di queste elezioni. Queste persone stanno portando la nostra associazione nell'illegalità".
"Noi – concludono firmandosi "Un gruppo di volontari" – non vogliamo essere complici di questa violazione, e per questo chiediamo la vostra solidarietà e comprensione".
di Matteo Pucci
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